Stranger Things, Finn Wolfhard pentito di non essere andato in terapia a 13 anni

Finn Wolfhard, uno dei giovani protagonisti di Stranger Things, ha dichiarato di essre stato letteralmente travolto dalla fama della serie, tanto da non aver pensato a un dettaglio che avrebbe certamente evitato dei problemi.

Finn Wolfhard in Stranger Things 4

Il successo di Stranger Things ha lanciato Finn Wolfhard e i suoi colleghi nell'olimpo delle star di Hollywood, ma come afferma Spider-Man 'da un grande potere derivano grandi responsabilità'. L'attore, oggi 22enne, ha rivelato il suo più grande rimpianto: non essere andato in terapia a 13 anni quando ha cominciato a diventare famoso.

"Non credo che tornerei mai indietro per rifare qualcosa, ma se proprio dovessi farlo forse tornerei a quando la serie è uscita per la prima volta ed è esplosa, ed entrerei subito in terapia", ha detto a People. "Ma è stato tutto così folle e improvviso che non c'è stato tempo per pensarci."

L'interprete di Mike Wheeler ammette però che, anche con la terapia, avrebbe comunque finito per -"commettere qualche errore in un modo diverso". "Penso che l'infanzia, e la vita in generale, siano una questione di tentativi ed errori" ha concluso.

In precedenza, Finn Wolfhard ha rivelato di aver sofferto di attacchi di panico durante l'adolescenza, mentre lavorava alla serie, affermando in un'intervista del 2023 con GQ di non aver parlato apertamente di ciò che stava vivendo "perché ero immerso in questa folle carriera vorticosa, quindi non c'era tempo, o almeno noi non sentivamo che ce ne fosse".

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Finn Wolfhard e le altre star di Stranger Things

La fatica di essere una star bambina

Finn Wolfhard ha attribuito le difficoltà vissute durante l'adolescenza al successo arrivato in maniera repentina, senza che lui e i colleghi fossero pronti ad affrontare tutte le responsabilità che comporta.

"In realtà, probabilmente stavo anche crescendo e nella mia testa succedevano cose, si formavano ansie e cose che non mi rendevo conto di dover seppellire a causa di come mi sentivo al lavoro", ha spiegato.

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Oggi l'attore ammette di sentirsi più equilibrato e sicuro di sé, ma Hollywood è piena di tristi storie di baby star che, dopo aver raggiunto la fama in tenera età, si sono perse. In virtù di ciò, in molti si chiedono perché la terapia non sia caldamente consigliata dagli adulti che circondano i giovani attori.

Un utente X ha scritto: "Onestamente, dovrebbe essere obbligatorio per gli attori bambini andare in terapia, soprattutto se ottengono un ruolo in un franchise popolare. I bambini non pensano a queste cose, tocca agli adulti aiutarli".

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Al momento si attende di conoscere la data di uscita della quinta e ultima stagione di Stranger Things, in arrivo su Netflix nei prossimi mesi.