Stranger Things e Netflix nel mirino di un'associazione: "Promuovono il vizio del fumo"

Uno studio commissionato dall'organizzazione Truth Initiative ha rilevato la rappresentazione dell'uso di tabacco proposta dagli show.

Uno studio organizzato dall'organizzazione Truth Initiative ha dimostrato che le serie originali di Netflix contengono il maggior numero di scene proposte sul piccolo schermo in cui i protagonisti fumano.
Le piattaforme di streaming, tra cui anche Hulu e Amazon, non devono rispettare i regolamenti che limitano i network tradizionali per quanto riguarda la rappresentazione di contenuti di tipo sessuale, della violenza, dell'uso di un linguaggio maturo e proprio dell'uso del tabacco.
Il gruppo sostiene che questa situazione porta però i più giovani ad avvicinarsi con maggiore facilità ad alcune abitudini: "Abbiamo rilevato un ritorno delle immagini in cui si fuma e fanno sembrare, a milioni di giovani impressionabili, glamour e normale un'abitudine mortale. Si deve porre fine a questa situazione".

Su Netflix, prendendo in considerazione sette show, sono stati segnalati ben 319 momenti che coinvolgono il fumo, numero di molto superiore ai 139 di altrettante serie andate in onda sui network tradizionali. Stranger Things è la serie più "colpevole", con ben 182 momenti, seguita da The Walking Dead, Orange Is the New Black, House of Cards, Le amiche di mamma e Making a Murderer.
I quattordici show presi in considerazione da Truth Initiative sono stati scelti perché tra i titoli più popolari dagli spettatori di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Netflix ha risposto alle accuse dichiarando: "L'intrattenimento via streaming sta vivendo il suo momento di maggior popolarità e siamo felici che non stia accadendo lo stesso al consumo di tabacco. Siamo interessati a scoprire maggiori dettagli riguardanti lo studio".