Stranger Things 3: il cappello Ariostea di Lucas e le sue origini

In Stranger Things 3, Lucas sfoggia in più di qualche scena il cappello Ariostea che ha destato grande curiosità tra gli spettatori: ecco di cosa si tratta.

In Stranger Things 3 ha destato una cera curiosità il cappello Ceramiche Ariostea sfoggiato da Lucas. Se anche voi avete messo in pausa la sequenza in questione per assicurarvi di aver davvero letto "Ceramiche Ariostea" sul cappellino di un ragazzino dell'Indiana, allora questo angolo delle curiosità fa davvero per voi.

La Ariostea, come fa intuire il suo nome, è un'azienda italiana, di Reggio Emilia, che produce pavimenti e rivestimenti in marmo, pietra, legno, porcellana e ceramica. Ma come mai si trova nella nuova stagione della serie Netflix? Ebbene, l'azienda Ariostea ha fondato una squadra ciclistica nel 1984, proprio l'anno in cui cominciano le avventure nella cittadina di Hawkins. La nuova stagione dello show (qui la nostra recensione di Stranger Things 3) è ambientata nel 1985, i ragazzini sono un po' più grandi ma continuano comunque a salvare la propria cittadina dai mostri del Sottosopra in sella a una bicicletta. E sembra che, crescendo, qualcuno apprezzi gli sport, e in particolare il ciclismo, anche da tifoso: è Lucas infatti, interpretato da Caleb McLaughlin, a indossare il cappellino della neonata squadra ciclistica con su impresso il logo delle ceramiche Ariostea.

Certo, nei suoi primi anni il team italiano non ha goduto di molti successi, arrivati invece negli anni '90, subito prima dello scioglimento avvenuto tra il 1993 e il 1994. Dettaglio questo che fa apprezzare ancor di più il lavoro di ricerca "nostalgica" su ambientazioni, arredi, costumi... fatto per la serie, in quanto indice di uno studio approfondito che non si è fermato ai grandi marchi inflazionati, ma ha portato nell'armadio di un teenager dell'Indiana una capo d'abbigliamento davvero per pochi intenditori.
Curiosità: l'azienda Ariostea, in un comunicato, si è detta piacevolmente sorpresa dalla scoperta fatta in Stranger Things, in quanto non era stata informata dai produttori della presenza di quel cappellino.