Stephen King continua a chiamare X Twitter, la reazione di Elon Musk non si fa attendere

Stephen King si rifiuta di indicare Twitter col nuovo nome scelto da Elon Musk e il magnate lo punzecchia accusandolo scherzosamente di transfobia.

Stephen King continua a chiamare X Twitter, la reazione di Elon Musk non si fa attendere

Stephen King si rifiuta di chiamare Twitter con il nuovo nome che Elon Musk ha scelto per il social network, X. In tutta risposta, Musk ha accusato lo scrittore di fare "deadnaming" nei confronti della piattaforma, chiamandola col nome precedente (il deadnaming è una prati.ca dispregiativa che indica l'atto di riferirsi a una persona transgender usando il nome e il genere che le apparteneva prima del cambio di identità sessuale).

Mercoledì Stephen King ha scritto: "Secondo il New York Times, i terroristi potrebbero pagare per i segni di spunta blu su Twitter (mi rifiuto di chiamarlo X)".

Invece di rispondere nel merito dell'accusa secondo cui la sua azienda sta prendendo denaro da note organizzazioni terroristiche, Elon Musk ha colto l'occasione per deridere il deadnaming di X, ribattendo: "Smettila di nominare X... Rispetta la nostra transizione".

L'account di destra Libs di TikTok è intervenuto, chiedendo scherzosamente: "Stephen King è transfobico?"

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La polemica si riaccende

In precedenza, Elon Musk ha già ridicolizzato le persone che indicano i loro pronomi preferiti e ha affermato che X/Twitter ha ritenuto che "cis" e "cisgender" siano "insulti anti-eterosessuali". L'imprenditore sarebbe in cattivi rapporti con la figlia Vivian Wilson, che nel 2022 ha cambiato nome e sesso. In un'intervista dell'ottobre 2022 con il Financial Times, Musk ha attribuito la decisione di sua figlia di prendere le distanze da lui all' "occupazione delle scuole e delle università d'élite da parte dei neo-marxisti".

Risposte vaghe, invece, al report del Tech Transparency Project citato da Stephen King secondo cui X starebbe potenzialmente "violando le sanzioni statunitensi" accettando pagamenti "da conti che includono leader di Hezbollah, gruppi Houthi e media statali in Iran e Russia" per il servizio X Premium, che fornisce agli abbonati lo stato di segno di spunta verificato.

Elon Musk non ha commentato il rapporto. In una dichiarazione, X ha affermato: "I nostri team hanno esaminato il rapporto e agiranno se necessario. Siamo sempre impegnati a garantire il mantenimento di una piattaforma sicura, protetta e conforme".