Tra i personaggi più odiati dai fan di Star Wars spicca indubbiamente Jar Jar Binks, gungan protagonista della saga prequel di Star Wars, in particolare ne La minaccia fantasma. Intervistato da People per il 25° anniversario dall'uscita del film nelle sale, l'interprete del personaggio Ahmed Best ha raccontato l'impatto negativo delle critiche e gli insulti ricevuti dagli hater.
Nonostante sia stato accolto in maniera pessima da pubblico e critica, Jar Jar è anche il primo personaggio di un live action ad essere stato creato attraverso la motion capture. A causa dell'accanimento nei suoi confronti, Best si è allontanato dalla recitazione per diverso tempo:"Se la sono presa tutti con me. Sono la prima persona ad aver fatto quel lavoro ma ero anche il primo uomo nero".
Cyberbullismo
Ahmed Best ha sottolineato la sua estraneità alla scrittura del personaggio, un dettaglio che non l'ha esentato dal subire episodi di cyberbullismo, secondo Best il primo caso in ambito cinematografico. Non era solo Jar Jar ad essere attaccato ma anche lui in quanto interprete del personaggio:"Non è stato davvero facile. Ero molto giovane, avevo 26 anni. Ed è difficile avere l'idea che la cosa per cui hai lavorato tutta la vita, finalmente la ottieni e sei nella fascia più alta che puoi raggiungere ma poi la gente ti toglie il terreno sotto i piedi. Pensai a che cosa sarebbe accaduto, la mia carriera era contemporaneamente iniziata e finita. Non sapevo davvero cosa fare e sfortunatamente non c'era davvero nessuno che potesse aiutarmi, perché era una posizione così unica; non era mai successo nella storia, soprattutto con internet. Ma George [Lucas] era intoccabile, tutti sono intoccabili. Chi non lo era? Io. Tutti se la sono presa con me".
In ogni caso, Jar Jar ha trovato un pubblico che lo ha amato particolarmente, ovvero i bambini e lo stesso George Lucas, che ha sempre dichiarato di amare il personaggio nonostante le critiche. Ahmed Best pensò addirittura al suicidio nel periodo critico della sua vita dovuto alle minacce di morte ricevute.