Alec Guinness è un vero Jedi. Perché da vero maestro ha usato la Forza... della sopportazione verso le intemperanze giovanili di Mark Hamill e Harrison Ford durante le riprese di Guerre Stellari. A ricordare questo curioso aneddoto è stato proprio l'interprete di Luke Skywalker in occasione dell'uscita di un video celebrativo sui 40 anni della saga in cui si possono vedere anche alcune immagini del dietro le quinte del primo film, uscito nel 1977.
All'epoca quasi nessuno si sarebbe mai immaginato che Guerre stellari sarebbe diventato un successo senza precedenti, aprendo la strada ad una vera saga, le cui vicende andranno a chiudersi con Star Wars: L'Ascesa di Skywalker il prossimo 18 dicembre. Alec Guinness era l'unica vera star durante le riprese: aveva vinto l'Oscar per Il ponte sul fiume Kwai, era stato tra i protagonisti di opere come Lawrence d'Arabia, Il dottor Zivago e Oliver Twist, mentre Mark Hamill era praticamente al suo debutto, Harrison Ford aveva a malapena fatto American Graffiti, sempre con George Lucas, e Carrie Fisher era nota più per essere la figlia di una coppia famosa di attori: Debbie Reynolds e Eddie Fisher.
A parte Guinness, erano tutti giovanissimi e sul set l'atmosfera spesso era goliardica, soprattutto tra Ford e Hamill, e l'attore inglese - che aveva anche il titolo di baronetto di sua Maestà - si sforzava a rimanere sempre impassibile e professionale. "Ha avuto la pazienza di un santo a stare in mezzo a noi" ha rimarcato Hamill su Twitter che in seguito ha fatto tesoro della performance di Guinness, ispirandosi a lui per dare carisma al suo Luke invecchiato in Star Wars: Gli ultimi Jedi.
Guinness si sa, accettò la parte di Obi-Wan Kenobi mantenendo forti perplessità. A convincerlo fu la Fox che gli raddoppiò il cachet e gli diede una percentuale sugli incassi che, con il senno di poi, lo resero ricchissimo e famosissimo anche tra i giovani.
In una lettera inviata all'amica Anne Kaufmann, il divo si lamentava dell'atmosfera surreale di quei giorni ed è anche la testimonianza del suo essere stato stoico di fronte alle stramberie dei suoi giovani colleghi: "Devo andare sul set e lavorare con un nano, un certo Kenny Baker (molto piacevole, e si lava in un bidet), il tuo connazionale Mark Hamill e Tennyson Ford (aspetta, non può essere il suo vero nome). Ellison, forse? (Ma no!). Beh, insomma, un giovanotto languido e slanciato che probabilmente è piacevole e divertente. Ma, Dio mio, mi fanno sentire un novantenne - e mi trattano come se avessi 106 anni. Ah, ecco, "Harrison" Ford. Mai sentito?". Alec Guinness fu comunque uno dei pochi a pensare che sin dall'inizio il film sarebbe andato bene al botteghino. Detto fatto, Guerre Stellari non fu solo un successo, ma riscrisse la storia del cinema.