Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, il libro rivela che Leia si sentiva in colpa nei confronti del figlio

Il romanzo tratto dal film Star Wars: L'Ascesa di Skywalker rivela il senso di colpa vissuto da Leia a causa di quanto accaduto al figlio Ben.

Tra le pagine di romanzo di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker si rivela il senso di colpa provato da Leia a causa di quanto accaduto al figlio Ben, diventato poi Kylo Ren.
Nel lungometraggio non si è potuto approfondire la storia dei due personaggi come voluto, tuttavia nel libro c'è ancora qualche dettaglio inedito riguardante il rapporto tra i due protagonisti.

Il personaggio interpretato da Carrie Fisher nella saga ha dovuto assistere all'avvicinarsi del figlio verso il lato oscuro. Nel primo capitolo del romanzo di Episodio IX si racconta la storia dal punto di vista di Leia mentre si occupa dell'addestramento di Rey. Il generale vuole occuparsi della ragazza e crede in lei, a differenza di quanto accaduto con Ben, affidato al fratello Luke perché aveva percepito l'oscurità che era dentro di lei.
Nel romanzo di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker si spiega: "La ragazza aveva dell'oscurità in lei, proprio come Ben. Ma Leia non avrebbe ripetuto gli errori compiuti con suo figlio. Non avrebbe ceduto alla paura e nemmeno all'oscurità che cresceva dentro la sua allieva, senza dimenticare le sue qualifiche discutibili come insegnante. La cosa più importante era che non avrebbe mai allontanato Rey".

In Star Wars: Il risveglio della forza Leia e Han Solo parlano dell'errore compiuto quando, pensando di salvare il figlio, lo hanno allontanato da loro. Ben/Kylo ha invece sofferto la distanza come se fosse un abbandono e Luke, successivamente, si spaventa a causa dell'oscurità. Ben vive quanto accaduto un tradimento da parte da quella che considera come una figura paterna, situazione che porta alla sua conversione verso l'oscurità.