Anthony Daniels, che da ormai sei film e 38 anni presta le sue movenze ad uno degli androidi più famosi della storia del cinema, l'ossequioso C-3PO dell'universo Star Wars, racconta in un'intervista al Guardian come sia stato bacchettato dalla Disney per un tweet estemporaneo nel quale rivelava di aver conosciuto un attore che interpretava un personaggio in Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza. "Ho immediatamente ricevuto un messaggio dalla Disney: 'Rimuovi il tweet! Non ti è permesso pubblicare questa cosa'... Onestamente, è un atteggiamento un po' da Cremlino. Il livello di segretezza è stato assurdo. Santo cielo, è un film. Quando ho ricevuto il copione, era stampato in nero su fogli del rosso più scuro così che non se ne potessero fare fotocopie. Mi è venuta la nausea solo a leggerlo".
Daniels ha poi raccontato che gli è piaciuto molto lavorare con J.J. Abrams, al quale riconosce un approccio alla saga rispettoso delle origini della stessa: "George Lucas ha cambiato molte cose nel corso degli anni, ma credo che gli sia più difficile collaborare con gli altri. Ha preso decisioni sulle quali secondo me avrebbe fatto meglio a discuterne con altre persone. Abrams è più collaborativo. Gli piace ascoltare".
Un atteggiamento certamente più piacevole per il resto della troupe e del cast, ma forse anche dovuto al fatto che Abrams è consapevole dell'enorme responsabilità che il tramandare l'eredità di Lucas comporta. Preoccupazione che il demiurgo Lucas forse non aveva, o non in maniera così incalzante.
"Il Risveglio della Forza", ha continuato Daniels, "cattura di nuovo lo spirito degli originali. Si è capito fin da subito che con J.J. saremmo tornati a quel modo di fare film di una volta. Abbiamo pareti e veri set!". Non ci stupisce, in fondo: J.J. Abrams è il santo patrono dei nerd del mondo, il cui riuscitissimo approccio all'altro grande filone fantascientifico,Star Trek, ha seguito gli stessi binari, in una commistione di rispetto assoluto e capacità di reinventare che ha vinto le resistenze dei più (c'è sempre qualche frangia estremista).
Approccio che invece era andato perduto, a scapito della narrazione, nella seconda trilogia diretta da Lucas, quella dei tanto bistrattati prequels della saga di Star Wars, che nemmeno Daniels apprezza: "Ah, i prequels. Gli effetti speciali sono brillanti ma inutili. C'è maestria, ma poi? Freddezza, ecco la parola giusta. Desolazione, addirittura".
Ad ogni modo Daniels non manca di riconoscere come lo storico ruolo di C-3PO abbia dominato tutta la sua carriera, tanto che gli riesce difficile fare altro adesso, e ride del fatto che il suo GPS gli impartisce istruzioni di navigazione con la stessa voce di C-3PO, e l'attore comparirà nei prossimi due sequel (Star Wars: Episode IX e Star Wars: Episode IX). "Non credo che sarei molto bravo a fare altre cose. Volevo recitare ma non sarei mai stato Amleto. Con Star Wars la mia vita ha subito uno scossone. Ora guardo gli altri attori... sono tutti così bravi... e penso 'Come sapresti fare altrettanto? Come?', perché mi sembra di averlo dimenticato".