In Squid Game 2 ha debuttato un nuovo personaggio chiamato Hyun-ju e il creatore della serie ha spiegato perché a interpretarlo è un attore eterosessuale e non una donna transgender.
Nelle puntate si scopre che l'ex militare delle forze speciali sta partecipando al gioco mortale, con il numero 120, per provare a vincere i soldi necessari a sottoporsi alle operazioni per completare la propria transizione.
Perché l'interprete di Hyun-ju è un uomo eterosessuale
A interpretare Hyun-ju nella seconda stagione di Squid Game è Park Sung-hoon, un attore eterosessuale. Il creatore e regista Hwang Dong-hyuk ha ora spiegato il motivo per cui a interpretare il personaggio, diventato uno dei preferiti degli spettatori, non è una donna transgender. Rispondendo a una domanda di TVGuide il filmmaker ha infatti sottolineato: "Mi aspettavo che emergessero quelle discussioni fin dal primo momento in cui ho iniziato a creare il personaggio di Hyun-ju. All'inizio stavamo facendo le nostre ricerche e stavo pensando alla possibilità di scegliere una vera attrice trans... Quando abbiamo cercato in Corea, non c'è quasi nessun attore che è apertamente transessuale, e nemmeno apertamente gay, perché sfortunatamente, nell'attuale società coreana, la comunità LGBTQ è ancora piuttosto emarginata e ignorata, situazione che mi spezza il cuore".
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Il casting per Squid Game 2
Hwang ha quindi sottolineato che è stato praticamente impossibile trovare qualcuno da assumere e che potesse quindi offrire una rappresentazione autentica del personaggio.
L'ideatore di Squid Game ha ricordato: "Quello ci ha portato alla decisione di scegliere Sung-hoon. Ho visto il suo lavoro nell'interpretare molti ruoli queer in alcuni progetti coreani fin dal suo debutto e ho avuto una fiducia totale in lui, sapevo che sarebbe stata la persona giusta per quanto riguarda il talento nell'interpretare questo personaggio".
Hwang ha inoltre spiegato che riteneva necessario inserire un personaggio transessuale perché pensa che a partecipare al torneo mortale siano principalmente persone emarginate e poco considerate dalla società, non solo dal punto di vista economico. Lo sceneggiatore ha ricordato: "Nella prima stagione lo abbiamo mostrato con il personaggio di Ali, che veniva dall'estero per lavorare in Corea, facendo quindi parte di uno dei gruppi più rappresentativo delle minoranze in Corea... Oggi, sfortunatamente, nella società coreana la minoranza legata al genere è un gruppo che non è accettato ampiamente all'interno della società, ed è per questo che ho creato il personaggio di Hyun-ju come un uomo che è diventato una donna transgender".
La sua presenza nel racconto è stata quindi ideata per provare a migliorare la consapevolezza degli spettatori nei confronti dei problemi affrontati da molte persone che vivono in Corea.