Speak No Evil, James McAvoy: "Mi sono ispirato ad Andrew Tate per il mio ruolo"

Per il remake in lingua inglese di Speak No Evil, la star McAvoy ha voluto catturare la mascolinità tossica nella sua forma più pura.

Speak No Evil

Per il suo prossimo ruolo nel remake Universal del thriller danese del 2022 Speak No Evil, James McAvoy sapeva di dover catturare un'energia maschile tossica molto specifica. Per creare la sua spietata figura patriarcale di Paddy, McAvoy si è ispirato a uno dei personaggi che più incarna la mascolinità tossica nel mondo di oggi, ovvero l'attuale imputato e criminale Andrew Tate.

James McAvoy debutterà alla regia con California Schemin' con star Samuel Bottomley

I dettagli del film e le parole dell'attore

"La cosa che ho pensato di poter sfruttare nel personaggio è che lui pensa di essere un po' un Andrew Tate del West Country", ha detto McAvoy in una recente intervista a Empire.

E sul suo personaggio ha aggiunto: "È come se dicesse: 'Ti insegnerò cosa vuol dire essere di nuovo un uomo'. Ma c'è una sorta di facciata educata che non è del tutto Andrew Tate, ma abbastanza lucida da dire: 'Non sono quel tipo di ragazzo'. Paddy ti sfida: 'Hai abbastanza palle per bere me?'".

Speak No Evil 7Bv3Zyl
Locandina di Speak No Evil

Il film originale, diretto da Christian Tafdrup, racconta la vacanza di una famiglia danese in Toscana, dove incontra e stringe amicizia con una famiglia olandese. I danesi accettano di andare a trovare i loro nuovi amici mesi dopo nei Paesi Bassi, ma il viaggio non è esattamente come se lo aspettavano.

Il remake, diretto da James Watkins, vede le star di Halt and Catch Fire Mackenzie Davis e Scoot McNairy nei panni di una coppia americana che, insieme alla figlia (Alix West Lefler), si reca nella lussureggiante tenuta di campagna di una famiglia britannica, interpretata da McAvoy, Aisling Franciosi e Dan Hough, dalla quale presto tutti desiderano disperatamente allontanarsi.

"Volevo qualcosa di un po' agricolo", ha detto McAvoy a proposito della fusione tra il personaggio e la location. "Avevo due grandi punti di riferimento visivi. Il primo era il termine australiano 'bogan', che può essere associato a un certo livello di mascolinità tossica. E l'altro era il personaggio di Rooster di Jerusalem, interpretato in modo così brillante da Mark Rylance".

Come mostrano il trailer e le immagini, McAvoy ha messo su un bel po' di muscoli per rendere l'aspetto fisicamente minaccioso del suo personaggio. Tuttavia, l'attore ha anche cercato di infondere in lui una dolcezza disarmante. "Anche se è tutto mascolino e si sbraccia, è un po' più morbido", ha detto McAvoy. "Quasi alla Ray Winstone in Sexy Beast: 'Non mi importa se la mia pancia sporge, perché è così che sono un uomo a suo agio'". Speak No Evil uscirà al cinema il 13 settembre.