Alden Ehrenreich, intervistato dal magazine Esquire, ha parlato della sua esperienza sul set di Solo: A Star Wars Story, in arrivo nei cinema italiani il 25 maggio, e del lavoro compiuto con i registi Phil Lord e Chris Miller, poi sostituiti dalla Lucasfilm con Ron Howard.
L'interprete di Han ha spiegato: "Fin dal primo test abbiamo giocato molto con il personaggio. Abbiamo provato molte cose diverse, ripensando a come procedere dietro le quinte. Quella situazione stava delineando un film diverso rispetto a quello che volevano le altre fazioni. Io sapevo quello che stavo facendo, ma per quanto riguarda il risultato che si stava ottenendo, ero un po' all'oscuro. Non sapevo che forma stesse prendendo il film e come lo stessero montando, quindi era impossibile rendersi conto dove fossero le divergenze di opinioni e i problemi".
Alden ha sottolineato che aveva un ottimo rapporto con i due filmmaker e di aver sofferto per quanto accaduto, smentendo inoltre che il cast e la troupe fossero entusiasti del cambiamento: "Sono stronzate. Applaudire per una cosa simile vorrebbe dire che odiavano Lord e Miller e non è affatto così".
La transizione è comunque avvenuta senza alcun problema grazie all'esperienza e all'entusiasmo di Howard: "Ron ha avuto la capacità di arrivare e tirare su il morale alle persone che stavano lavorando da mesi al film, e mantenere l'entusiasmo per quello che avevamo già girato perché penso che pensassimo tutti fosse davvero buono, oltre a tenere il controllo sulla direzione che avrebbe dovuto prendere il progetto. Sapeva come muoversi in una situazione complicata e fin dal primo o secondo giorno tutti eravamo velocemente di nuovo pieni di energie ed entusiasti".
La giovane star ha poi rivelato di aver firmato un contratto che prevede la sua presenza in tre film prodotti dalla Lucasfilm.