Smetto quando voglio, Stefano Fresi: "Mi piace collezionare penne brutte"

Durante la nostra intervista, sono saltate fuori alcune curiosità, su Stefano Fresi e il film di Smetto quando voglio, davvero divertenti. Ecco le migliori.

Chi avrebbe mai detto che durante il nostro Ultrapop Festival sarebbe capitato di sentire che a Stefano Fresi piace collezionare dischi e penne brutte? Eppure è così!

Sul nostro canale twitch ci siamo divertiti e appassionati nel sentire le curiosità di Sydney Sibilia e Stefano Fresi, regista uno e attore l'altro di Smetto quando voglio. Tra queste curiosità, sicuramente le più divertenti e particolari vedono le collezioni di Stefano Fresi:

"Sì, colleziono dischi, ma mi sono appassionato nel collezionare anche penne brutte" - ha detto Fresi - "tutto è cominciato quando sono andato in un ambulatorio una volta e ho visto che il dottore aveva una penna, davvero inquietante, fatta a forma di femore. Me l'ha regalata ed è iniziata così. Adesso ho una collezione bella numerosa, alcune regalate, altre comprate in viaggi. Tipo ne ho una a forma di Torre Eiffel presa a Parigi e un'altra a forma di Baguette, che viene sempre dalla Francia. La più particolare forse è una con l'immagine di una donnina, che a seconda di come muovi la penna, si "sveste"."

Una curiosità raccontataci da Sydney Sibilia, invece, riguarda una scena iconica del film Smetto quando voglio - Masterclass: "A parte che abbiamo dovuto girare quella sequenza in due settimane, ad Agosto, a Bari. Un'esperienza come vivere su Marte!" - ha detto Sibilia - "Ma la cosa interessante e poco furba, che me ne sono ovviamente accorto dopo, è che i veicoli che abbiamo usato, sono auto d'epoca. Sono proprio quelli originali del periodo del nazismo. Nel film di Indiana Jones hanno riprodotto fedelmente le auto, noi invece li abbiamo presi autentici. Poi c'è da sottolineare che è una scena "vera", non c'è praticamente nulla di lavoro di analogico dietro!"