Shining: i film che hanno ispirato la scena più iconica

Due film muti hanno ispirato la scena più celebre di Shining, ecco le suggestioni dietro il capolavoro di Stanley Kubrick.

Shining: i film che hanno ispirato la scena più iconica

Anche Stanley Kubrick amava farsi suggestionare dai registi del passato. Uno dei suoi film più amati, Shining, contiene una delle scene più iconiche della storia del cinema, ispirata a sua volta da due film.

Shining racconta la storia di uno scrittore in crisi creativa e afflitto da problemi di alcolismo di nome Jack Torrance (Jack Nicholson), che accetta un incarico come custode di un lussuoso albergo sulle Montagne Rocciose del Colorado, l'Overlook Hotel. Cercando di riconnettersi con sua moglie Wendy (Shelley Duvall), e il loro figlio, Danny (Danny Lloyd), Jack li porta con sé, ma quando una tempesta di neve li lascia tagliati fuori dal mondo esterno, le forze soprannaturali che abitano l'hotel iniziano a deteriore la sanità mentale di Jack. Questo lascia Wendy e Danny a lottare per la propria vita, dando spazio a una delle scene più celebri della storia del cinema: Jack che sfonda la porta del bagno con un'ascia mentre Wendy si nasconde all'interno.

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I due film che hanno ispirato la scena più celebre di Shining

Jack Nicholson interpreta Jack Torrance in una scena leggendaria di Shining
Jack Nicholson interpreta Jack Torrance in una scena leggendaria di Shining

Ormai in preda alla furia, a un certo punto del film Jack afferra un'ascia e insegue moglie e figlio. Wendy e Danny si nascondono in bagno e Danny riesce a scappare dalla finestra, ma Wendy non può. Jack arriva e abbatte la porta con l'ascia, poi si lancia all'interno mentre pronuncia l'ormai famosa frase "Ecco Johnny!". Questa è diventata la scena più iconica di Shining di Kubrick, ma non è stato interamente un prodotto della sua creatività. il cineasta si sarebbe, infatti, ispirato a due film muti per quella scena specifica: il film svedese Il carrettiere della morte (1921) e Giglio infranto di D. W. Griffith (1919).

Il carrettiere della morte è basato sul romanzo del 1912 Thy Soul Shall Bear Witness! e segue David Holm (interpretato dal regista Victor Sjöström), un ubriacone che la notte di Capodanno è costretto dal fantasma del conducente della carrozza della Morte a riflettere sui suoi errori passati. Nel terzo atto del film, la moglie di David, Anna (Hilda Borsgtröm), lo rinchiude in cucina e cerca di scappare con i figli, ma sviene. David sfonda quindi la porta con un'ascia e la insegue. Giglio infranto di D. W. Griffith è la storia di Lucy Burrows (Lillian Gish), una giovane che viene abusata dal padre alcolizzato Battling Burrows (Donald Crisp), e include una scena in cui Lucy si nasconde in un armadio e suo padre sfonda la porta con un'ascia.

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Altre influenze

Il regista Stanley Kubrick sul set di Shining
Il regista Stanley Kubrick sul set di Shining

Vista la passione di Kubrik per le arti visive, ci sono altre influenze dietro la scena in questione. Ad esempio, c'è un altro film dell'era del muto da citare, Suspense di Lois Weber del 1913. In esso, c'è una scena in cui un vagabondo cammina lentamente verso la stanza in cui la protagonista si è rinchiusa col suo bambino, e lui sfonda la porta (anche se senza un'ascia). Un'altra influenza ampiamente nota è Eraserhead - La mente che cancella di David Lynch, che era il film preferito di Kubrick, e secondo quanto riferito lo ha proiettato per il cast e la troupe di Shining per immergerli nell'atmosfera che voleva raggiungere. Altri hanno sottolineato varie somiglianze con pellicole come Diabolique e persino Halloween di John Carpenter, ma queste potrebbero essere solo coincidenze.