Sesso in 3D per Tinto Brass

Curve stereoscopiche per l'autore de 'La chiave', che ha intenzione di riprendere la storia di Caligola per realizzarne una pellicola ad alto tasso di erotismo.

Più di trent'anni dopo Io, Caligola, Tinto Brass riprenderà la storia dell'eccentrico imperatore romano in un nuovo film, che ha intenzione di girare in 3D, promettendo forti emozioni stereoscopiche al suo pubblico. "Girerò il primo film erotico in 3D della storia del cinema" - ha affermato il regista veneziano - "Si intitola Chi ha ucciso Caligola?, ma in molti l'hanno già ribattezzato Chiavatar". L'autore di numerosi cult del genere erotico, definisce il suo nuovo progetto un film particolarmente ambizioso: "Riprendo il mio vecchio progetto del film sull'imperatore di Roma, che mi fu scippato dagli americani, e ne farò un nuovo film. Racconterò la parte finale della vita di Caligola, la sua follia per la morte dell'amata sorella Drusilla, la decisione di far prostituire le mogli dei senatori per finanziare le casse dell'impero. Il film del '79 parlava dell'orgia del potere. Questo parlera' del potere dell'orgia..." Le riprese, secondo Brass, dovrebbero iniziare tra maggio e giugno.

Nonostante la sceneggiatura di Gore Vidal, la regia di Brass e la produzione americana, Io, Caligola è stato un film dallo sviluppo particolarmente difficile, nel quale sono intervenute più persone, che hanno inserito scene molto forti dal quale Brass ha sempre preso le distanze. Ad interpretare il ruolo dell'imperatore era stato chiamato Malcolm McDowell, mentre il cast del nuovo film non è stato ancora deciso.
"La tecnologia 3D è strepitosa" - ha concluso Brass - "Ho visto delle scene e devo dire che affinare la sensorialità porta ad affinare anche la sensualità. Se un'attrice avvicina una mano alla telecamera hai la sensazione che la infili sotto i tuoi pantaloni... un'esperienza magnifica".

Mentre il regista pensa al suo prossimo lavoro in 3D, è stato invitato in Colombia per inaugurare una retrospettiva a lui dedicata. Brass sarà accompagnato da Caterina Varzì, protagonista del corto Hotel Courbet, che tra l'altro sta scrivendo un pezzo biografico su di lui il cui titolo è tutto un programma: Ciak, si giri.