Rose McGowan: "Io sono l'architetto delle accuse contro Harvey Weinstein"

L'attrice, impegnata nella promozione del suo memoir, respinge le dichiarazioni del produttore lanciando un nuovo attacco.

Una splendida immagine di Rose McGowan per la stagione 8 di Streghe
Una splendida immagine di Rose McGowan per la stagione 8 di Streghe

Dopo essere apparsa a Good Morning America e The View per promuovere il suo memoir, Brave, Rose McGowan ha fatto tappa al The Late Show di Stephen Colbert per parlare delle accuse contro Harvey Weinstein.

La McGowan, vestita di arancione, ha parlato del libro in cui racconta nei dettagli l'assalto sessuale di Weinstein e della nuova serie E! Citizen Rose. "Questo era il soprannome che mi aveva dato mio padre" così l'attrice ha motivato il titolo del memoir.

Quando Colbert ha chiesto a Rose McGowan di parlare della sua infanzia in una setta, decisione presa dal padre, lei ha risposto: "Credeva che fosse una buona alternativa alla merda in cui viviamo tutti, e forse aveva ragione." L'attrice ha poi aggiunto di essere_ "l'architetto delle accuse contro Weinstein e del movimento #MeToo"_

Pochi giorni fa Harvey Weinstein, tramite il suo legale, ha smentito pubblicamente la ricostruzione della violenza sessuale raccontata dalla McGowan nel suo memoir citando due testimonianze. Weinstein ha allegato al comunicato con cui ricusa la narrazione dell'attrice le email dell'allora manger Jill Messick e di Ben Affleck, avvertiti immediatamente - a detta della McGowan - della violenza. A novembre Ben Affleck aveva commentato pubblicamente specificando di sostenere la collega, ma l'email inviata a Weinstein a luglio contraddice le sue dichiarazioni.

La risposta di Rose McGowan non si è certo fatta attendere. "Mr. Weinstein ha usato il suo potere per violare Rose in tutti i modi, anche utilizzando tattiche di spionaggio per coprire i propri crimini. Questo è un affronto non solo a Rose, ma alle centinaia di donne che hanno raccontato le loro vicende di molestie, abusi sessuali e violenza perpetrate da Mr. Weinstein. Questo è un sessismo patetico, triste e fuori moda di nascondere la verità ovvia e questa violenza psicologica non sarà più tollerata. L'uso delle email di Jill Messick e Ben Affleck dimostra che Weinstein tentava già da tempo di influenzare potenziali testimoni".

Molto meno diplomatica la reazione dell'attrice su Twitter.

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