Rogue One: A Star Wars Story ha riportato in vita, attraverso un cameo a sorpresa, la Principessa Leia, interpretata da Carrie Fisher, e Il Grand Moff Wilhuff Tarkin, interpretato da Peter Cushing, grazie alle magie del digitale e alle performance di Ingvild Deila e di Guy Henry, gli attori che hanno prestato il corpo e il volto ai due celebri personaggi della saga.
Il Grand Moff Wilhuff Tarkin, interpretato in Guerre stellari da Peter Cushing è stato riportato in vita grazie alla computer grafica nonostante la morte dell'attore sia avvenuta nel 1994. Peter è stato resuscitato attraverso la CGI ed interpretato da Guy Henry sul set. I tecnici hanno sostituito il suo viso sullo schermo con una maschera digitale di Cushing creata appositamente per l'attore. L'attore britannico ha ricevuto una menzione d'onore "con speciale riconoscimento a Peter Cushing" nei titoli di coda.
Allo stesso modo, con la benedizione di Carrie Fisher, anche il personaggio della principessa Leia ha avuto un breve cameo grazie alla computer grafica e all'interpretazione fisica di Ingvild Deila. La Fisher è deceduta una settimana dopo l'uscita del film negli Stati Uniti ma è stata in grado di vedere la pellicola prima della sua morte e, secondo quanto riferito, ha strillato di gioia nel vedere una versione di se stessa da giovane alla fine di Rogue One: A Star Wars Story.
Mentre Star Wars: Il risveglio della forza è stato uno dei successi più attesi degli ultimi anni, Rogue One ha avuto il compito, ben più complicato, di essere sia un prequel di un film amato sia l'inizio di una serie di spin-off. Rogue One racconta la storia di una banda di ribelli pronti a rischiare le loro vite al fine di rubare i piani della Morte Nera. Il film, di cui abbiamo parlato anche nella nostra analisi del finale di Rogue One: A Star Wars Story, è una delle pellicole più oscure della saga fino ad oggi, principalmente a causa delle svariate morti ma, anche se questo sembra desolante, il cameo della Principessa Leia serve proprio a ricordarci che la loro missione, dopotutto, non è stata vana.