Robert Pattinson, un divo solitario su Max

Il nuovo numero di Max in edicola e su iPad da martedì 31 maggio 2011. Tra i protagonisti del nuovo numero, Ligabue, Roxane Mesquida, Mario Balotelli e Antonio Di Natale.

Mostro sacro del rock italiano, emiliano doc, sognatore ed eterno ribelle, Luciano Ligabue si racconta sulle pagine del nuovo numero di Max in edicola e su iPad da martedì 31 maggio 2011. "Vorrei dire ai giovani che il futuro non è scritto da nessuna parte, bisogna andarlo a scoprire. E' la tua idea di futuro che ti fa vivere in un modo o in un altro... - afferma il rocker di Correggio - Anche se rischio di passare per ingenuo consiglio di affidarsi a una speranza, dobbiamo pensare che tutto sia ancora possibile, anche se la realtà che ci circonda non fa ben sperare".

Bello e dannato, Robert Pattinson, il vampiro della fortunata saga cinematografica di Twilight confessa la sua solitudine, difficile da sopportare: "ormai non mi chiama più nessuno... quando non lavoro compongo a caso i numeri dell'agenda o rimango da solo in hotel e mi ubriaco". Una solitudine che si aggiunge alla sua innata timidezza e al suo pudore: "Nelle scene hot con Bella avevo l'ansia da prestazione, così sono andato in palestra tutti i giorni per un mese . Immaginatevi che effetto mi ha fatto sapere che la gente moriva dalla voglia di vedermi fare sesso. Io che sono così timido e riservato!".

Da una star timida e introversa a chi invece sul set non ha paura di trasgredire. Roxane Mesquida, protagonista dello scandaloso Kaboom del regista Gregg Araki, presentato a Cannes nel 2010, non teme di dichiarare "Mi piace scandalizzare... io recito con tutta me stessa, corpo compreso", anche se "nella vita sono timidissima e molto pudica".
"Ho accettato non per la storia ma per lavorare con Gregg Araki. Conoscevo a memoria i suoi film che in Francia definiscono i "Beverly Hills, 90210 all'inferno".
Due star come icone: "Romy Schneider e Marilyn Monroe mi hanno fatto innamorare di questo lavoro... Non ho mai studiato recitazione, la mia ispirazione la prendo da certi pittori, in particolare Munch e il suo Urlo".
Spielberg? Meglio Van Sant: "Piuttosto che firmare per un film commerciale, mi metto a fare la babysitter. I soldi non mi interessano: voglio continuare a scegliere progetti artistici di giovani registi e di donne". E poi, ancora: "Ho fiuto per gli affari quindi potrei anche fare la produttrice".

Solare, simpatico, napoletano doc (ma ormai naturalizzato friulano), dominatore della classifica marcatori 2011, condottiero della sua Udinese in Champions League, Antonio Di Natale si racconta in una intervista fatta allo stadio Friuli: "Se avessi voluto i soldi me ne sarei andato alla Juventus, ma quando una parola è data, è quella. Oggi mi piace dire che ho fatto come Totti e Del Piero, che sono un giocatore bandiera come loro".
Il viaggio nello sport continua con Ivan "Zizzo" Zaytsev e Dragan "Drago" Travica, coppia d'attacco della nazionale italiana di volley, e con uno speciale Balo Tour per le vie di Manchester a caccia dei luoghi dove Mario Balotelli ha lasciato il segno tra incidenti stradali, multe, risse e qualche bel gesto.

A completare il numero di giugno di Max un ritratto di Boho, quartiere di Brooklyn che fa sempre più tendenza, una guida di Tallinn, perla giovane delle Repubbliche baltiche, un viaggio tra i numerosi insospettabili italiani proprietari di bunker dove rifugiarsi in caso di catastrofe, una guida per scegliere il matrimonio più adatto e uno speciale sull'evoluzione della Moka, diventato oggi oggetto di design.