Dopo il boom della saga di Twilight, Robert Pattinson ha cercato di cancellare l'immagine di idolo teen con una serie di pellicole di livello che però, nella maggior parte dei casi, non hanno avuto un grande successo economico. L'attore ammette che il pubblico non è sempre nella sua mente quando sceglie i progetti.
"Non ci penso per niente" confessa l'attore 29enne. "In futuro attraverserò dei periodi in cui penserò 'Oh, forse avrei dovuto fare un film commerciale'. Poi però mi viene in mente un consiglio che mi è stato dato dalla mia agenzia: gli unici clienti che sono contenti solo quelli che fanno ciò che vogliono. Perciò scelgo i ruoli solo per me stesso."
Questo è il motivo per cui lo abbiamo visto a Venezia in un film ambizioso e difficile come The Childhood of a Leader o alla Berlinale, dove ha presentato Life, biopic dedicato alla figura di James Dean. In Life, in arrivo l'8 ottobre nei cinema italiani, Pattinson interpreta il fotografo Dennis Stock, che conobbe James Dean prima dell'esplosione della sua fama.
"E' interessante passare dall'altra parte della barricata, soprattutto per me che ho a che fare spesso con i paparazzi. Nelle scene sul red carpet mi sono trovato in mezzo a una folla, con il volto nascosto dalla macchina fotografica. L'attenzione non era su di me. E' stato diverso dal solito. All'inizio la fama mi divertiva. Potevo dire e fare tutto ciò che volevo. E' stato solo dopo tre/quattro anni che ho realmente capito cosa comportava tutto questo".