I guai per il remake di Road House sembrano non avere fine: l'autore del cult originale uscito nel 1989 avrebbe fatto causa ad Amazon.
Il film originale è stato co-scritto da R. Lance Hill e Hilary Henkin, con il primo che ha ideato la storia. Secondo quanto riportato da Variety, Hill, accreditato con lo pseudonimo di David Lee Henry, ha intentato una causa contro MGM e Amazon Studios per violazione di copyright. L'azione legale è volta a ottenere un "provvedimento dichiarativo" e chiede inoltre alla corte di bloccare l'uscita del remake di Road House.
L'accusa
Secondo la causa, nel 2021 Hill ha presentato una petizione all'U.S. Copyright Office affinché i diritti gli venissero restituiti alla scadenza dell'esclusiva di United Artists nel novembre 2023. Hill sostiene inoltre che la richiesta è stata ignorata da Amazon, aggiungendo che l'azienda aveva utilizzato l'intelligenza artificiale per replicare le voci degli attori durante lo sciopero della SAG-AFTRA, in modo da poter continuare la produzione e, idealmente, superare la scadenza del 10 novembre.
L'azione legale ha anche rilevato che il film non era stato ancora terminato fino al gennaio 2024, mesi dopo la scadenza del termine. Nella denuncia sono stati inclusi anche punti di trama affiancati di entrambi i film per denunciare la violazione del copyright.
Nella causa si legge: "L'11 novembre 2023, i diritti della sceneggiatura è tornato a Hill ai sensi della legge sul diritto d'autore. Tuttavia, contravvenendo al diritto fondamentale di rescissione dell'autore previsto dalla legge, gli imputati si sono rifiutati di riconoscere la rescissione legale di Hill. Al contrario, gli imputati hanno continuato a produrre un remake del film del 1989 derivato dalla sceneggiatura di Hill".
La polemica
Nell'ultimo periodo, Road House è stato al centro di alcuni botta e risposta tra Jake Gyllenhaal, Doug Liman e Prime Video, per la decisone dello studio di non distribuire la pellicola nelle sale ma diffonderla direttamente in streaming.
In una nuova intervista, Jake Gyllenhaal ha dichiarato: "Adoro la tenacia di Doug, e penso stia sostenendo la causa dei registi e dei film nel cinema, e della distribuzione nelle sale. Ma Amazon è sempre stata chiara che si trattava di un progetto destinato allo streaming".