Ridley Scott: "Le serie tv su omicidi e stupri fanno venire in mente alle persone strane idee"

Ridley Scott riflette sulla rappresentazione della violenza che impera nel mondo dell'intrattenimento, ammettendo di sentire il bisogno di tracciare un limite.

Un primissimo piano del regista Ridley Scott

Secondo Sir Ridley Scott, i programmi televisivi su omicidio e stupro "farebbero venire strane idee alla gente". Non certo nuovo alla violenza sul grande schermo, il regista de Il Gladiatore 2 ha chiesto più "storie pulite" per evitare che qualcuno tragga ispirazione da quanto mostrato sullo schermo.

Alla domanda se fossero davvero passato i tempi in cui la società si divertiva a guardare i gladiatori combattere fino alla morte, Scott ha detto al Sunday Times: "Beh, il problema è che ci nutriamo di questo. Siamo gli inventori della nostra stessa fine. L'intrattenimento è, in una certa misura, un po' contorto. Non tutto, ovviamente. Esistono anche esempi positivi, ma spesso si abusa. E qual è il problema con le storie belle e pulite? Continuano a fare l'ennesima serie su su una ragazza trovata nel bosco che è stata violentata ed è morta da 25 anni. Basta. Queste serie fanno venire strane idee alle persone"_.

La violenza ne Il Gladiatore 2

Gladiatore 2 Ridley Scott Paul Mescal
Ridley Scott sul set de Il Gladiatore 2 con il protagonista Paul Mescal

Come rivela la nostra recensione de Il Gladiatore 2, Ridley Scott non si è risparmiato in termini di violenza e brutalità premendo il piede sull'acceleratore della spettacolarità, soprattutto nelle scene dei combattimenti nel Colosseo.

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"Ciò che la gente dimentica è che il combattimento tra gladiatori non è una partita di calcio" chiarisce. "Ma avevano una famiglia cristiana che stava in un'arena dove un grosso felino mangiava i bambini vivi mentre la loro madre guardava. E lo facevano per divertimento. Ma dove finisce il divertimento e inizia la brutalità? Se andassi oltre nella rappresentazione della brutalità, la gente non vorrebbe vedere il film. Potrei andare oltre, ma voglio tracciare un limite".