Nel 2021, Netflix ha sorpreso l'industria cinematografica acquistando i diritti per due sequel di Knives Out, firmando un accordo da circa 400 milioni di dollari con Rian Johnson. Ora, a distanza di pochi anni, il sodalizio tra il regista e il colosso dello streaming sembra essere giunto al capolinea.
Rian Johnson guarda oltre Netflix: in cantiere un nuovo film di fantascienza
Johnson ha confermato che il suo prossimo progetto sarà un film di fantascienza originale, un'idea che ha iniziato a sviluppare subito dopo Looper. Secondo quanto riportato da Deadline, il regista non sarebbe intenzionato a rinnovare la collaborazione con Netflix una volta completato Wake Up Dead Man, terzo capitolo della saga con Daniel Craig, previsto per il 2026.

Il regista starebbe già preparando il terreno per offrire il suo nuovo sci-fi a diversi studios. Un passo che conferma una crescente distanza dal modello produttivo di Netflix, soprattutto dopo le tensioni legate alla distribuzione limitata nelle sale cinematografiche di Glass Onion - Knives Out.
Un divorzio annunciato
Le divergenze creative e strategiche sembrano essere al centro della rottura. Johnson e Craig, protagonisti della saga, non avrebbero gradito la scelta di Netflix di limitare l'uscita in sala del film del 2022, penalizzando il potenziale commerciale del progetto. Stando alle stime interne, Glass Onion avrebbe potuto incassare oltre 600 milioni di dollari a livello globale con una distribuzione tradizionale.

Netflix, tuttavia, non sembra intenzionata a modificare la propria linea nemmeno per il terzo film della saga, lasciando pochi margini per una futura collaborazione. Secondo Deadline, Johnson sarebbe sempre più determinato a lavorare con realtà che supportano un'uscita cinematografica più ampia, come nel caso della Warner Bros., con cui la sua società T-Street ha recentemente firmato un accordo per due nuovi titoli.
Johnson non è l'unico nome di spicco ad aver espresso malumori verso il modello "no theatrical" di Netflix. Anche registe come Greta Gerwig ed Emerald Fennell, impegnate in progetti con lo streamer, avrebbero manifestato preoccupazioni simili, alimentando le voci di una crescente insofferenza da parte degli autori verso le limitazioni imposte dalla piattaforma.
Il panorama potrebbe cambiare nel 2025, quando molti di questi contratti saranno in fase di rinnovo o in scadenza. Se il trend continuerà, Netflix rischia di perdere ulteriori collaborazioni con talenti di primo piano, attratti da modelli distributivi più flessibili e orientati all'esperienza cinematografica.