Renato Pozzetto, Pupi Avati svela: "Mi ha raccontato quando è morta sua moglie, tra le lacrime"

Pupi Avati svela il motivo per cui ha scelto Renato Pozzetto come protagonista del suo nuovo film e racconta di quando si sono incontrati e l'attore gli ha parlato della morte della moglie.

Pupi Avati ha capito che Renato Pozzetto aveva la giusta sensibilità per interpretare Giuseppe Sgarbi, il protagonista del suo nuovo film, quando l'ha incontrato per parlargli del progetto. Il regista bolognese ha raccontato a Repubblica che Pozzetto gli ha raccontato, tra le lacrime, della morte di sua moglie, scomparsa dieci anni fa.

In questi giorni Pupi Avati sta girando il film Lei mi parla ancora, tratto dall'omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio Sgarbi. Il film racconta la storia d'amore tra Giuseppe, detto Nino, e la moglie Caterina, durata 65 anni. Pupi Avati ha scelto Renato Pozzetto per il ruolo di Giuseppe, all'inizio si era parlato di Massimo Boldi ma è bastato un solo incontro con l'attore de Il ragazzo di campagna per convincere Avati. "Renato è stato una scoperta per me", racconta il regista e spiega il motivo per cui non ha avuto dubbi a sceglierlo: "Lui ha una sensibilità speciale su questo tema, perché ha perso la moglie dieci anni fa e quando sono andato a trovarlo mi ha raccontato piangendo il momento in cui l'ha perduta. Ho capito che avrebbe fatto benissimo questo ruolo, raccontato questa storia"

Renato Pozzetto con Carin McDonald in E' arrivato mio fratello
Renato Pozzetto con Carin McDonald in E' arrivato mio fratello

Pupi Avati e Renato Pozzetto non avevano mai lavorato insieme ma hanno trovato subito una grande intesa, il regista di Una Gita scolastica - uno dei film preferiti di Giuseppe Sgarbi - racconta la scena che lo ha commosso di più: "mi ha commosso fino alle lacrime la scena in cui loro sono nel letto e aspettano l'ambulanza che la porterà via, lei teme di non vedere più quella casa. Lui tira fuori la lettera che gli aveva dato il giorno prima delle nozze, 65 anni prima 'Scrivevi che se ci fossimo voluti sempre bene saremmo diventati immortali, ebbene lo siamo'".
Il ruolo di Caterina Cavallini, moglie di Giuseppe, è stato affidato a Stefania Sandrelli, un'attrice con cui il regista desiderava lavorare da tempo: "ho capito perché è sempre stata tanto amata dai registi. Sul set porta gioia, calore, gratitudine".