Potrebbe sembrare il set di un film horror e invece è il dietro le quinte di Raised by Wolves quello che si svela in alcune immagini che ci portano alla scoperta di trucco protesico, oggetti di scena, costumi ed effetti meccanici che sono stati necessari, nonostante i progressi della CGI, per la realizzazione della serie fantascientifica.
In Raised by Wolves - Una nuova umanità, prodotta e diretta da Ridley Scott (disponibile in Italia su Sky), la stampa 3D ha fatto da motore per la creazione di un affascinante universo in cui due androidi, Padre e Madre, hanno la missione di crescere bambini umani su un altro pianeta dopo che la Terra è stata distrutta da una grande guerra. Jaco Snyman, fondatore di Dreamsmith e lead Prosthtetics Designer della serie, e il suo team hanno dovuto lavorare con un programma serrato, con un intervallo di circa due-tre settimane tra ogni episodio per realizzare ogni parte necessaria al blocco di riprese successivo. Un lavoro che, come naturalmente sempre succede in questi casi, è partito necessariamente dal corpo fisico degli interpreti.
Per rendere il dispositivo della testa dell'androide (foto in alto) delle dimensioni e della scala corrette, Snyman ha iniziato scansionando la testa dell'attrice. Ha poi stampato il dispositivo con la stampante 3D (Clear Resin di Formlabs in questo caso) in modo da poter mostrare il liquido all'interno. Ha quindi dipinto le parti metalliche con pitture cromate e ha riempito le fiale trasparenti con una miscela di acqua e colorante alimentare giallo per simulare l'acido.
Il pezzo finale è stato quindi utilizzato come parte di un apparecchio protesico.
Per la maschera invece (foto a destra) il team di Snyman ha eseguito un calco dal vivo della testa dell'attore e poi l'ha scansionato in 3D. Dopo la stampa e l'assemblaggio di ogni parte, l'hanno adattato alla testa dell'attore per essere indossato come componente della protesi del personaggio.
Come si è proceduto per le scene di dissezione degli androidi?
Basandosi sui progetti creati dal concept artist Furio Tedeschi, il team ha iniziato con una scansione 3D dell'attrice e ha creato quattro strati interni utilizzando la stampa 3D: il primo strato di pelle, la pelle sottocutanea, le costole e la base sotto le costole.
Per realizzare il primo strato di pelle, è stato progettato lo stampo del nucleo interno e generato lo stampo negativo. Questo è stato quindi diviso in quattro parti per la stampa 3D con una stampante 3D FDM (fused deposition modeling), assemblato e riempito di silicone per simulare la pelle. Lo strato di pelle sottocutanea e lo strato di base hanno seguito lo stesso processo. La lavorazione dei capelli e la pelle esterna sono state invece dipinte e rifinite a mano.