Per festeggiare la Liberazione un importante evento speciale al Cinema Astra 2 di Firenze: da giovedì 24 a domenica 27 aprile la programmazione (in esclusiva) di Racconti d'amore, il film-evento di Elisabetta Sgarbi sulla Resistenza, con Laura Morante e Michela Cescon, la voce narrante di Toni Servillo e le musiche di Franco Battiato. Racconti d'amore è un progetto nato per ricordare l'eccidio del castello di Ferrara, avvenuto il 15 novembre del '43 e rievocato da Giorgio Bassani e Florestano Vancini nel film La lunga notte del '43. Rai Cinema ha chiesto a Elisabetta Sgarbi di realizzare un documentario. Ma quel progetto ha preso poi ben altre strade, è cresciuto, dando vita addirittura a un dittico, ospitato nella sezione Cinemaxxi all'ultimo Festival di Roma. Il film riprende i luoghi, le atmosfere, il Po, gli echi letterari (in particolare Giorgio Bassani) e li mescola alle scelte musicali, affidate al talento evocativo di Franco Battiato, e che dà della Resistenza una visione poetica e antiretorica.
Direttore editoriale della Bompiani e animatrice di un originale festival di letteratura, musica, cinema e scienza come la Milanesiana, Elisabetta Sgarbi è autrice di decine di lavori audiovisivi a partire dal '99, ma è la prima volta che sconfina nella narrazione vera e propria: 'In ogni documentario c'era questa vocazione a creare una storia e via via mi prendeva la mano. In particolare nel recente Il viaggio della signorina Vila ho sentito l'esigenza di partire dal Carso per raccontare Trieste e poi quando Rai Cinema mi ha commissionato quel lavoro sulla Resistenza ho concepito anche un film di fiction alla mia maniera'. In Racconti d'amore - distribuito da Istituto Luce Cinecittà - quattro narrazioni si incrociano in un luogo che per Sgarbi è 'il centro del mondo, poetico anche nella sua desolazione'. Attraverso testi letterari scritti per l'occasione da Sergio Claudio Perroni, Fausta Garavini e Tony Laudadio, oltre al capolavoro di Giorgio Bassani (Il giardino dei Finzi Contini), quella pianura fluviale ci appare abitata da un senso di morte palpabile anche nel racconto degli amori. Ed è proprio la rievocazione del romanzo di Bassani la parte più riuscita con il fantasma di Micol che riemerge dalle nebbie ferraresi, tra alte mura di cinta e il cimitero ebraico, grazie a Elena Radonicich, mentre pagine del romanzo, già portato al cinema da Vittorio De Sica, vengono lette da Toni Servillo.