Quentin Tarantino non ha fretta di realizzare l'ultimo film: "2019 ultimo anno decente, e faceva già schifo"

Lo scatenato regista californiano, ospite del Sundance Film Festival, ha sparato a zero sui meccanismi dell'industria contemporanea ammettendo di non avere tutta questa fretta di tornare sul set.

Quentin Tarantino

Quentin Tarantino non risparmia nessuno. Il regista californiano intervenuto come ospite durante il Sundance Film Festival, attualmente in corso, ha ammesso di non aver fretta nel realizzare il suo ultimo film e ha criticato il sistema e l'imperversare dello streaming dal 2020 in poi.

Tarantino è volato nello Utah da Israele per una conversazione col critico cinematografico Elvis Mitchell e per fare il punto sulla sua situazione lavorativa. La domanda d'obbligo era sul suo ultimo film, dopo la cancellazione di The Movie Critic.

"Non ho fretta di passare alla produzione", ha dichiarato il regista di pulp Fiction. "Lo faccio da 30 anni. Il mese prossimo mio figlio compie 5 anni e ho una figlia di due anni e mezzo. Quando sono in America, scrivo. Quando sono in Israele? Sono un abba, che significa padre".

Mostrando il suo lato tenero e paterno, Tarantino ha spiegato che "l'idea di lanciarmi in un viaggio finché sono troppo giovani per capirlo non mi alletta. In un certo senso non voglio fare il film che finirò per fare finché mio figlio non avrà almeno 6 anni. In questo modo saprà cosa sta succedendo, sarà lì e gli resterà il ricordo per il resto della sua vita." Per quanto riguarda la figlia, "è già un tale genio, lo capirà e basta".

Uno sguardo pessimista sul cinema

Sly 2
Sly: Quentin Tarantino in una scena del documentario

La scelta di Quentin Tarantino di rinviare il suo ultimo film non significa che il regista se ne stia con le mani in mano. "Se vi state chiedendo cosa sto facendo in questo momento, sto scrivendo un'opera teatrale, e probabilmente sarà la prossima cosa che finirò per fare" ha spiegato alla platea. "Se sarà un fiasco probabilmente non lo trasformerò in un film. Ma se fosse un grande successo? Potrebbe essere il mio ultimo film".

Il regista ha poi colto l'occasione per uno sfogo sulla qualità del cinema contemporaneo che lui ritiene essere in caduta libera.

"Realizzare un'opera teatrale è una sfida, una vera sfida, ma fare film? Beh, che accidenti è un film adesso?" ha esclamato. "Qualcosa che viene proiettato nei cinema con un'uscita simbolica per quattro fottute settimane? Ed entro la seconda settimana potrai guardarlo in televisione. Voglio dire, era già abbastanza brutto nel '97. È stato già abbastanza brutto nel 2019, e quello è stato l'ultimo fottuto anno di film. Adesso è peggiorato drasticamente. Il fatto che ora, con l'uscita nelle sale, tra due settimane, potrai guardarlo su questo o quell'altro streamer. La sala cinematografica rimane l'ultima frontiera"_.