Pinocchio e Roberto Benigni arrivano stasera su Rete 4, alle 21:27, nella versione cinematografica del classico di Collodi che nel 2002 è stata diretta e interpretata proprio dall'attore toscano.
Perchè, con la maturità, Roberto Benigni si sarà anche trasformato in Geppetto per l'amico Matteo Garrone, ma nel 2002, dopo il successo incredibile de La vita è bella, ha voluto cimentarsi egli stesso con il celebre burattino di legno, da regista e attore, interpretando proprio il protagonista. Per raccontare la storia di quel romanzo per ragazzi conosciuto in tutto il mondo: l'eccessiva vivacità del burattino Pinocchio, creato dal buon Geppetto, lo porterà ad una serie di avventure, come l'incontro con il Gatto e la Volpe e quello con la Fata Turchina, la visita al paese dei Balocchi con il fido amico Lucignolo e il ritrovamento del padre nella pancia di un pescecane. Ma Pinocchio, salvando Geppetto e lavorando duramente, riuscirà a diventare un bravo bambino.
Carlo Giuffré, Massimiliano Cavallari, Bruno Arena, Franco Javarone, Kim Rossi Stuart, Nicoletta Braschi, Peppe Barra: nel 2002 Roberto Benigni volle intorno a sè amici e stimati professionisti per dar forma alla propria versione di quel classico della letteratura di formazione senza tempo. E per dar forma a un'idea che era nata più di dieci anni prima sul set de La voce della Luna, insieme a Federico Fellini e Paolo Villaggio. Il progetto, però, rimase nel cassetto per anni, fino a quando, sull'onda del successo internazionale de La vita è bella, Benigni non riuscì a trovare le giuste condizioni per renderlo reale.
Alla stampa, internazionale soprattutto, questo burattino un po' cresciuto non piacque molto, e a risentirne furono anche gli incassi, che bastarono appena a ripagare il grande sforzo produttivo. In compenso la stagione dei premi diede maggiore soddisfazione, con i 2 David di Donatello per la migliore scenografia e i costumi, e il Nastro d'Argento alla colonna sonora di Nicola Piovani (ma anche un Razzie Award per Roberto Benigni).