Pet Sematary ha rischiato di non essere pubblicato: Stephen King, in una recente intervista rilasciata in occasione dell'imminente arrivo nelle sale americane del nuovo adattamento cinematografico del romanzo, ha spiegato gli ostacoli che ha dovuto superare l'opera prima di approdare sugli scaffali delle librerie di tutto il mondo.
Il libro, adattato nuovamente per il grande schermo, racconta la storia di una coppia di genitori che si trasferisce con i figli in una casa ai confini con le foreste del Maine, dove si trova un'area, poco distante da un cimitero degli animali, dove ritorna in vita tutto quello che viene seppellito.
Stephen King ha spiegato che si è divertito molto a scrivere Pet Sematary ma, una volta concluso, l'ha riletto: "Ho detto a me stesso. Questo è orribile, è davvero fottutamente terribile'. Non che fosse per forza scritto male, ma tutte queste cose sulla morte dei ragazzini. Era un libro che sentivo molto vicino a me a causa dei miei figli".
Pet Sematary: quello che sappiamo sul nuovo film tratto dal romanzo di Stephen King
Stephen King ha quindi svelato: "L'unico motivo per cui ho pubblicato il libro era per porre fine a un contratto, in caso contrario sarebbe ancora in un cassetto da qualche parte". L'autore aveva infatti stretto un accordo con Doubleday in base a quello che chiamavano l'Author Investment Plan, situazione che prevedeva il pagamento di 50.000 dollari ogni anno, unica cifra su cui si sarebbe dovuto pagare le tasse, e che inizialmente sembrava vantaggiosa. I bestseller scritti da King hanno però iniziato ad aumentare e lo scrittore ha preferito passare a Viking: "Il mio avvocato e agente Arthur B. Green è venuto da me e mi ha detto 'Sai, hai questo accordo con Doubleyday'. E in quel momento stavo guadagnando molti soldi! Pensavo 'Beh, Doubleday può andare a farsi fottere'. Non volevo nemmeno pensarci, mi avevano usato in modo davvero negativo". Per liberarsi di quel contratto l'unica soluzione era pubblicare un altro romanzo in base alle specifiche previste.
King ha quindi deciso di pubblicare Pet Semetary, romanzo diventato uno dei preferiti dai lettori nonostante il suo stesso autore non lo ami: "Mi fa ridere il fatto che P.T. Barnum abbia detto qualcosa che diceva più o meno 'Nessuno è andato in bancarotta sottovalutando i gusti degli amercani'. Penso che la morte sia davvero un mistero e le persone abbiano una reazione nel vedere alzarsi il velo su quell'elemento".
Lo scrittore ha inoltre ribadito che è consapevole del fatto che le opere horror ti portino ad affrontare le cose più paurose, tuttavia ha sottolineato: "Alla fine ricordatevi che Louis non riesce a farlo. Ha questa opzione, e sceglie quella sbagliata. Tutti saprebbero che non si può seppellire un bambino e aspettarsi che ritorni in vita come nuovo".