Pedro Almodóvar: "Preti pedofili provarono ad abusare di me quando ero un bambino!"

Dichiarazioni shock di Pedro Almodóvar, che ha raccontato durante un'intervista di essere sfuggito, da bambino, agli abusi di preti pedofili.

Pedro Almodóvar, da bambino, è sfuggito agli abusi di alcuni preti pedofili. La confessione shock arriva durante una intervista a Vanity Fair in occasione dell'uscita del suo ultimo film, Dolor Y Gloria, che vedremo tra qualche settimana in concorso al festival di Cannes.

Una dichiarazione a cuore aperto che riguarda la sua infanzia passata in un collegio dove numerosi bambini sarebbero stati vittime di abusi da parte di alcuni sacerdoti pedofili. Dalle sue parole emerge un quadro a tinte fosche di un ambiente opprimente e gretto. "Non volevo diventare prete". Così esordisce Pedro Almodóvar: "Ma avrei voluto imparare qualcosa, apprendere, sapere di più sui miei dubbi precoci legati all'esistenza di Dio e al senso della vita. Ma fu un'esperienza atroce. Fecero di me un bambino incolto e ignorante che passava il tempo cantando, con insegnanti del tutto inadeguati al compito. In collegio c'erano moltissimi abusi, soprattutto tra i bambini più piccoli. Avevo 10 anni e con i miei coetanei passavo 24 ore al giorno. In camerata, di notte, ci raccontavamo le nostre esperienze. Mi ricordo di almeno venti bambini che vivevano nel collegio ed erano stati molestati". Poi ricorda in particolare quando anche lui rischiò di essere violentato: "Ci provarono anche con me, ma riuscii sempre a scappare. - spiega - C'era un prete che in cortile mi dava sempre la mano perché gliela baciassi. Io quella mano non l'ho mai baciata. Fuggivo. Fuggivo sempre e sotto i portici del chiostro, quando ero solo, non camminavo ma correvo. Avevamo paura".

Il regista Pedro Almodovar sul set del suo film La Piel que Habito
Il regista Pedro Almodovar sul set del suo film La Piel que Habito

Il regista rimarca come gli stupri commessi ai danni dei suoi compagni non vennero mai sanzionati e che i sacerdoti colpevoli al massimo venivano trasferiti: "Le voci degli abusi erano arrivate oltre le mura del collegio e i casi erano così concreti e così numerosi che la direzione dei salesiani non poté far altro che intervenire. E come intervennero? Cambiarono collegio ai sacerdoti mandandoli in un collegio di adolescenti. Nessuna punizione. Nonostante la menzogna e l'abuso su un'età così indifesa e la devastazione imposta a chi si affaccia alla vita, sapevano che sarebbero stati coperti perché così accade da sempre: si coprono l'un l'altro. Lo facevano e continuano a farlo". Per questo motivo l'autore di Parla con lei ha parole durissime nei confronti del Vaticano: "Io non so se il Papa stia attuando una rivoluzione o se non stia facendo niente. Quello che so è che non sta facendo a sufficienza. Non solo contro gli abusi, ma anche con tutto ciò che ha a che fare con la sessualità dei preti. Al Papa non è mai passato per la testa di pensare al fatto che uomini e donne sono esseri umani e hanno desideri che non si possono tagliare come si taglia il ramo di un albero. Sono sicuro che se si concedesse l'addio al celibato, il 90 per cento degli abusi scomparirebbe. Non essendo cattolico non posso rimproverare l'inerzia al Papa, ma come cittadino posso farlo. E lo faccio".

Fele Martìnez sul set di La mala educaciòn
Fele Martìnez sul set di La mala educaciòn

Non è la prima volta che Pedro Almodóvar ha toccato questo argomento, in passato infatti l'abuso sui minori da parte dei preti era stato affrontato ne La mala educación, dove nella prima parte ambientata negli anni Sessanta vediamo il direttore del collegio, Padre Manolo, violentare l'amico di colui che poi sarà il protagonista della vicenda che si svolgerà una ventina di anni dopo. Si tratta di un riferimento indubbiamente autobiografico da parte dell'autore spagnolo, elemento che si ritrova anche nel suo ultimo progetto, Dolor Y Gloria, in cui il suo alter ego è stavolta interpretato da Antonio Banderas.