"Quando mi stavo allenando per il primo Ant-Man stavo seguendo una dieta molto restrittiva, e la mia ricompensa era l'acqua frizzante" racconta Paul Rudd, interprete di Scott Lang alias Ant-Man nell'MCU, recentemente ospite del podcast Off Menu. "È così terribile quella dieta. Pensavo: 'Va bene, adesso posso bere un po' di acqua frizzante, me lo sono guadagnato'".
L'attore poi aggiunge: "Una volta che ci sei dentro, non è poi così difficile. Non mi dispiaceva avere cibo davvero noioso, ogni volta, ancora e ancora, specialmente perché mi svegliavo con un sacco di energia."
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Critica e pubblico non potrebbero essere più d'accordo sul fatto che il terzo film della saga di Ant-Man aveva molti problemi: mancava sicuramente gran parte del fascino dei primi due film, i protagonisti Scott Lang e Hope van Dyne non hanno avuto screentime insieme e gli effetti speciali erano sicuramente deludenti.
Joanna Robinson, autrice del libro "MCU: The Reign of Marvel Studios", è stata intervistata in occasione dell'ultima puntata del podcast "The Watch" durante la quale ha parlato dell'atmosfera che si respirava negli studios prima dell'uscita del film: "Marvel è consapevole di ciò che sta accadendo al loro marchio. Secondo quanto ho appreso parlando con alcune persone, 'Quantumania' li ha davvero scossi perché pensavano di avere tra le mani qualcosa di buono; e sono sicuro che 'Secret Invasion' li ha scossi ulteriormente".
L'autrice aggiunge: "E poi l'hanno rilasciato e la gente non l'ha apprezzato. E allora hanno pensato, 'Oh no, il nostro barometro interno non è più sintonizzato su ciò che la gente vuole'. Credevano davvero di aver realizzato un autentico capolavoro e invece l'accoglienza del pubblico non è stata affatto in linea con le loro previsioni."