Che avesse perso il ruolo di frontrunner già da qualche settimana è cosa nota, ma l'andamento della serata aveva regalato qualche nuova speranza ai fan di The Social Network: i tre Oscar vinti infatti dal film di David Fincher, ed in particolare due molto importanti come montaggio e colonna sonora - il premio alla sceneggiatura di Aaron Sorkin era infatti uno dei più prevedibili dell'intera serata - avevano in un primo momento fatto pensare ad un possibile ribaltone dell'ultima ora. Non è stato così, Il discorso del re ha confermato infatti le previsione e portato a casa i premi più importanti, e David Fincher per la seconda volta in tre anni ha visto snobbato dall'Academy un proprio film.
The Social Network porta comunque a casa tre premi importanti che mitigano solo parzialmente la delusione di un film che per mesi era sembrato quasi incontrastato nella sua corsa verso gli Oscar, ma che comunque vanno a premiare non solo l'eccellenza di tre reparti fondamentali per un film ma anche la modernità degli stessi.
In particole Sorkin ci ha tenuto a segnalare l'importanza per lui di ricevere lo stesso premio vinto da un altro film con la parola Network nel titolo (Quinto potere in italiano, 1976), un film da lui molto amato e già citato nella serie Studio 60 on the Sunset Strip. Molto belle le parole che Atticus Ross rivolge al suo collega Trent Reznor "Trent, penso tu sia un genio ed un grande amico, grazie".