Oliver Stone a Roma: "Donald Trump? Non penso vincerà le elezioni"

Intervenuto durante la presentazione del Floating Theatre di Roma, il regista Oliver Stone ha dichiarato che secondo lui Donald Trump non vincerà le elezioni 2020.

Oliver Stone è stato ospite del Floating Theatre di Roma ed ha parlato di Donald Trump, delle elezioni USA, della politica a stelle e strisce e della sua autobiografia, Cercando la Luce.

Invitato a Roma per inaugurare il Floating Theatre, il cinema all'aperto allestito sul laghetto dell'Eur, Oliver Stone ha parlato delle presidenziali americane ma anche della sua autobiografia, Cercando la luce, che arriverà nelle librerie italiane il 27 agosto edito da Nave di Teseo. Un libro che ripercorrerà i primi quarant'anni di vita del regista, segnati soprattutto dall'esperienza militare durante la Guerra del Vietnam, raccontando il percorso che lo ha poi portato ad essere uno sceneggiatore e regista di fama internazionale. Come riportato dall'ANSA, Oliver Stone ha quindi spiegato il motivo per cui l'autobiografia si interrompe dopo aver narrato la realizzazione di Platoon: "Perché rappresenta la chiusura di un ciclo, interrompo il racconto nel momento in cui si realizza il sogno che avevo nutrito e desiderato, e per cui avevo lottato da regista libero e contro il sistema con sudore e sangue, tra passi indietro e delusioni". Ricordiamo che Platoon uscì nel 1986 e permise ad Oliver Stone di conquistare il suo primo Oscar come miglior regista quasi dieci anni dopo aver vinto quello per la miglior sceneggiatura originale di Fuga di mezzanotte.

Fidel Castro ed Oliver Stone in una scena di Comandante
Fidel Castro ed Oliver Stone in una scena di Comandante

Ad un regista come lui, considerato "altamente politicizzato", non poteva che essere poi rivolta una domanda relativa alle elezioni americane, previste per il 3 novembre 2020. Nello specifico, Oliver Stone non crede che Donald Trump possa vincere nuovamente le elezioni: "Credo che l'altro tizio prevarrà" ha dichiarato il regista, sottolineando come, secondo lui, alla fine tra democratici e repubblicani non ci sia chissà quale differenza, soprattutto per quanto riguarda le spese militari. "Sia con i Democratici che con i Repubblicani abbiamo gli stessi problemi. Sono orientati soprattutto alla spesa militare, che è di un trilione di dollari l'anno" ha detto il cineasta, aggiungendo che "Non si spendono soldi sulle infrastrutture, le strade, i servizi, sono stati tagliati i budget per trovare antidoti ai virus. Si spende sull'estero per cambiare regimi, anche attraverso il soft power. Nessuno dei due partiti mette in dubbio questa linea, ed è sbagliato, non è democrazia. Non esiste un partito per la pace, è molto disturbante e questo dovrebbe inquietare anche voi in Italia, che credo siate il Paese avete con più basi americane dopo la Germania".

Quella del Floating Theatre di Roma ha rappresentato la prima tappa di un tour che, nelle prossime settimane, porterà Oliver Stone a toccare altre zone d'Italia: Pesaro Film Festival (25/08), Passaggi Festival di Fano (26/08), Rotonda di Senigallia (27/08), Villa Vitali di Fermo (28/08) e il Teatro di Tito Gobbi di Bassano del Grappa (02/09). Stone chiuderà il viaggio al Festival di Venezia, dove il 5 settembre riceverà il Kinéo Life Achieving Award.