Monster Hunter, atteso film con Milla Jovovich, è stato rimosso dalle sale cinesi dopo un solo giorno di programmazione, a causa di una scena ritenuta offensiva nei confronti della popolazione locale.
Stando a Deadline, il film di Paul W.S. Anderson, basato sull'omonimo videogioco, ha esordito al terzo posto nella classifica del box office per il weekend, salvo poi sparire dopo il primo giorno a causa di lamentele del pubblico. Il motivo sarebbe una scena contenente un gioco di parole basato su knees (ginocchia) e Chinese, che gli spettatori locali hanno interpretato come un'allusione a una nota filastrocca razzista usata nei paesi di lingua inglese per insultare gli asiatici.
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Deadline riporta che il distributore della pellicola sul territorio cinese starebbe già trattando con le autorità per risolvere il problema, presumibilmente tramite la rimozione della scena incriminata. La cosa ha un che di sorprendente perché, come sottolineato dal sito americano, la censura cinese è notoriamente severa nei confronti di tutto ciò che possa risultare offensivo nei confronti del pubblico locale, ragion per cui Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo non è mai uscito da quelle parti e Doctor Strange ha modificato l'etnia dell'Antico (nei fumetti è tibetano, cosa che il governo cinese non avrebbe mai accettato). È quindi strano che il film di Paul W.S. Anderson sia stato approvato senza che si accorgessero di quella battuta dalle connotazioni problematiche.
Monster Hunter è la nuova collaborazione tra il regista e sua moglie Milla Jovovich, con la quale lavora dai tempi del primo Resident Evil, uscito nel 2002. Anche in questo caso si tratta dell'adattamento di un videogioco di successo, e la Sony Pictures detiene i diritti di distribuzione in gran parte del mondo. Il film dovrebbe uscire nelle sale americane il 25 dicembre, mentre per l'Italia al momento non c'è una data precisa.