Mission: Impossible 7 ha ritardato la sua uscita, come molte pellicole di quest'anno causa Coronavirus, ma il suo regista Christopher McQuarrie continua a lavorarci su dividendo il prossimo capitolo in due film.
Nonostante questa scelta possa sembrare azzardata, il regista e sceneggiatore di Mission: Impossible 7 ha spiegato, in un'intervista sul podcast Light The Fuse, che alla base di questa decisione c'è un motivo narrativo molto valido:
"Quando abbiamo iniziato a fare Fallout, ho detto a Tom Cruise: 'Voglio rendere questo viaggio il più emozionante possibile per il tuo personaggio, Ethan Hunt' E approcciandomi a questo nuovo film, mi sono detto 'Voglio prendere quello che abbiamo imparato da Fallout e applicarlo a tutti i personaggi del nuovo film. Voglio che tutti abbiano un arco narrativo forte ed emotivo. Voglio che il film abbia più sentimento'. E mentre continuavamo a lavorare, ci siamo resi conto di avere tra le mani un film di quasi tre ore, due ore e quaranta minuti. E ogni singola scena era necessaria."
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Un singolo film, quindi, sarebbe risultato davvero troppo lungo da realizzare, ecco perche Christopher McQuarrie ha preso questa decisione. Il regista, inoltre, considera i film della saga di Mission: Impossible come divisi in segmenti di 20 minuti, per cui una volta rimosse due di queste sezioni dal nuovo film per accorciarlo, il tutto è migliorato considerevolmente: "La fine del primo film è cambiata, ma è quella giusta per quella storia. Sapevamo quale fosse il finale e sapevamo quale dovesse essere l'inizio. E ora ho queste due grandi sequenze già pronte, il che significa che ho ben 40 minuti di Mission: Impossible 8 già decisi."