Un collaboratore di David Fincher si è pronunciato sulla possibile realizzazione di di Mindhunter 3. Per l'esattezza, a dire la propria sulla questione è stato Erik Messerschmidt, direttore della fotografia della serie Netflix, in un'intervista concessa a Collider. Queste le sue parole in merito, quando gli è stato chiesto se è al corrente di aggiornamenti sulla terza stagione, attualmente in standby: "No, non so nulla. Abbiamo appena finito un film, e ho sentito che le cose sono in sospeso. Vedremo. Chi lo sa? Però sarebbe un onore tornare. Adoro lavorare con David, il cast e la troupe, ed è certamente stato un periodo incredibile della mia vita. È stato un onore lavorare alla serie e contribuire ad essa. Però è così, non so quale sia la situazione."
Le prime due stagioni di Mindhunter sono state messe a disposizione su Netflix nel 2017 e nel 2019, dopodiché la serie è stata sospesa - ma non cancellata - per via degli altri impegni di David Fincher, a causa dei quali la società di streaming ha scelto di sciogliere i vincoli contrattuali degli attori, permettendo al cast di fare altro in attesa che il cineasta abbia tempo per un'altra annata dello show che racconta la genesi e l'evoluzione dell'unità di analisi comportamentale dell'FBI (il piano di Fincher prevede cinque stagioni, con la vicenda del killer BTK - per ora un personaggio minore nella cronologia dello show - a fungere da trama orizzontale attraverso l'intera serie).
Nel frattempo, il regista è stato al lavoro su Mank, film che racconta la disputa tra Herman J. Mankiewicz e Orson Welles per i credits della sceneggiatura di Quarto potere. Il lungometraggio, basato su una vecchia sceneggiatura del compianto padre di Fincher, dovrebbe debuttare su Netflix nel mese di ottobre, stando al produttore Eric Roth. Mankiewicz avrà le fattezze di Gary Oldman.