La 16esima edizione del Milano Film Festival si terrà dal 9 al 18 settembre 2011, con tante importanti novità. Prima fra tutte il cambio nella direzione, che Beniamino Saibene e Lorenzo Castellini lasciano dopo 15 anni, per cedere il posto ai più giovani direttori nel panorama dei festival italiani, Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini, e nuove location che si aggiungono ai luoghi storici del festival: Anteo SpazioCinema, Auditorium San Fedele e Cinema Rosetum si affiancano a Teatro Strehler, Teatro Studio e Parco Sempione (con una sala all'aperto da 900 posti), che rappresentano ormai da anni il cuore del festival.
"La traccia di Milano Film Festival è stata inaugurata quindici anni fa con un obiettivo speciale: un festival di cinema può essere anche un mezzo di riscoperta degli spazi pubblici rivelando l'inesauribile capacità della città a farsi luogo idoneo per la diffusione della cultura" affermano i due direttori. "Offrire lo spazio pubblico, fruito di solito nella distrazione del passante, come spazio d'attenzione è stata la prima scommessa, offrirvi la cultura come uno dei servizi necessari, è stata la seconda." E proseguono: "I risultati sono nei fatti: se Milano Film Festival è in grado, per dieci giorni, di avvicinare decine di migliaia di persone al cinema indipendente, multiculturale, di pensiero e non di solo intrattenimento, allora una platea potenziale per quel cinema esiste davvero e questo Festival può essere il festival di questa città."
Due le competizioni internazionali: il Concorso Lungometraggi, con 15 opere prime e seconde di registi provenienti da tutto il mondo, e il Concorso Cortometraggi, con 55 opere prodotte da registi che non hanno superato i 40 anni di età. Due concorsi dedicati ai nuovi talenti della scena cinematografica internazionale. La giuria del Concorso Cortometraggi sarà composta da Sylvie Pras, responsabile del dipartimento cinema del Centre Pompidou, e dal suo team, mentre quella dei Lungometraggi sarà formata da Daniele Basilio (Apulia Film Commission), Philippe Azoury (Libération), Barbara Sorrentini (giornalista), Mihai Chirilov (Transilvanian Intl Film Festival), Michal Kosakowski (regista e video-artista).
Ad inaugurare la kermesse, per quanto riguarda i lungometraggi sarà Here di Braden King, al quale seguiranno All That Glitters di Tomáš Kudrna, che segue la vita di un operaio in una miniera d'oro in Kyrgystan, Barzakh di Mantas Kvedaravicius, il sudcoreano Bleak Night di Yoon Sung-hyun, la commedia Dernier étage gauche gauche di Angelo Cianci (già vincitore del premio FIPRESCI alla Berlinale), il surreale Finisterrae dello spagnolo Sergio Caballero, Mad Bastards di Brendan Fletcher, Las Malas Intenciones di Rosario Garcia-Montero, il cinese The Old Donkey di Li Ruijun, Patang, opera d'esordio di Prashant Bhargava, El Premio di Paula Markovitch, dramma ambientato ai tempi della dittatura militare in Argentina che ha vinto l'Orso d'Argento a Berlino, quindi A Still Jacket di Ramòn Giger, il drammatico Wasted Youth di Argyris Papadimitropoulos e Year Without Summer di Tan Chui Mui. Spazio anche all'Italia con Italy: Love It or Leave It di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, già autori di Improvvisamente l'inverno scorso. Nel secondo "diario di viaggio" di Gustaf e Luca, i due girano per lo Stivale raccogliendo le storie di chi è stato messo in condizione di lasciare il nostro Paese ma anche quelle di chi ha deciso di restare. Questo prima di prendere la decisione di trasferirsi all'estero. Protagonista della retrospettiva della 16° edizione è Jonathan Demme, regista di culto del cinema americano dagli anni Settanta a oggi, a cui il Milano Film Festival rende omaggio con oltre 60 appuntamenti che celebrano la sua filmografia, da Il silenzio degli innocenti a Rachel sta per sposarsi, senza dimenticare i documentari, le regie per la tv e i videoclip. Jonathan Demme sarà ospite del Milano Film Festival, incontrerà il pubblico per una lezione di cinema e presenterà l'anteprima europea del suo ultimo film Neil Young Life, struggente ultima parte di una trilogia dedicata all'artista. Il documentario è un omaggio appassionato e una dichiarazione di stima incondizionata che Demme dedica a Neil Young, con tutta l'emozione di chi si ritrova a condividere con un amico, che è anche un idolo e un'icona della musica del XX secolo, il momento più intimo: il viaggio di ritorno alle origini.Altro importante omaggio è quello a Randall Poster, music supervisor per registi del calibro di Wes Anderson e Todd Haynes, che presenterà al MFF una selezione di 5 pellicole scelte nella sua vasta filmografia oltre ad una selezione di 5 grandi classici della storia del cinema che hanno influenzato la sua carriera. Randall Poster inoltre incontrerà il pubblico del festival sia con una masterclass sul mestiere di music supervisor (realizzata in collaborazione con Flippermusic) che con un djset.
Il fuori concorso ufficiale del festival, e altra importante novità, è The Outsiders - i fuoriclasse del cinema internazionale: tutti film in anteprima italiana, di autori che sfidano l'ordinario e che raccontano personaggi fuori al comune. A completare il cartellone del festival milanese, Colpe di Stato, la rassegna di documentari provenienti da tutto il mondo che indagano le dinamiche di potere e Soundoc, consueta selezione di documentari musicali. Tra i focus di quest'anno l'immancabile Focus Animazione, La terra trema e VerniXage, una nuova sezione dedicata alle intersezioni tra cinema e video arte.
Confermati gli appuntamenti con le altre sezioni e gli eventi speciali del festival: Incontri Italiani, l'appuntamento quotidiano con il cinema che racconta l'Italia di oggi; Immigration Day, una giornata dedicata al tema delle migrazioni, FAI il tuo film, in collaborazione con FAI e Intesa Sanpaolo, con tre cortometraggi realizzati da Bruno Chiaravallotti, Simona Risi e Bruno e Fabrizio Urso per raccontare tre luoghi del cuore del nostro paese e la proiezione speciale di Cave of Forgotten Dreams (di Werner Herzog) in 3D; l'evento Planetaria, una serata di proiezioni sul tema delle risorse idriche con i film di due protagoniste del cinema spagnolo, Isabelle Coixet con Aral, el mar perdido e Iciar Bollain con Even the Rain; NGO World Videos, in collaborazione con COOPI. E poi ancora Piacere Immigrato, i film per le comunità straniere di Milano, Classica da vedere, i workshop sulla post-produzione in collaborazione con SAE Institute, alon des refusés e il milano film festivalino, l'appuntamento del festival dedicato ai più piccoli. Tutte le sere live e dj set sul Sagrato del Teatro Strehler e al Parco Sempione (in collaborazione con Aperol).Durante il festival sarà possibile vedere una selezione dei film del 2011 su Chili tv, la televisione on demand che consente di guardare i film attraverso qualsiasi dispositivo connesso a Internet, e dove già da alcuni mesi sono disponibili in un canale speciale dedicato al festival i film delle passate edizioni.