"Ho sempre pensato a Matrix nell'imbarcarmi in questa avventura", dice Michael Fassbender di Assassin's Creed, il suo prossimo film, tratto dal popolare videogame in cui le forze degli Assassini e dei Templari si scontrano in una lotta che percorre i secoli. Secondo la star, però, c'è da aspettarsi qualcosa di più.
Facendo riferimento al fatto che i discendenti degli Assassini hanno accesso ad una "memoria ancestrale" che conferisce loro capacità e conoscenze altrimenti impossibili, Fassbender ha così commentato ad Empire: "Questa idea della memoria nel DNA eleva la storia dall'essere un semplice fantasy, perché comporta credibilità per gli spettatori. Allora tutta l'avventura diventa molto più alta, perché vi si rimane coinvolti in tutt'altro modo".
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È questa capacità di immersione e coinvolgimento che giustifica il paragone con la pietra miliare dei fratelli Wachowski, quindi non aspettiamoci di vedere Callum Lynch che schiva frecce come Neo evitava proiettili. "La cosa davvero bella è che le nostre scene d'azione avvengono in set e location reali", racconta l'attore sottolineando la scarsezza di CGI nel film. "C'è davvero poco green screen, il che è raro in produzione del genere. Ci sono stuntmen che saltano da un palazzo all'altro in Valletta. Lo stuntman Damien Walters si lancia per 36 metri, senza corda, in una sacca, è davvero incredibile a vedersi".
Assassin's Creed è diretto da Justin Kurzel, e vedrà di nuovo la coppia Fassbender -Marion Cotillard (insieme già in Macbeth), oltre a Michael K. Williams e Brendan Gleeson. L'uscita prevista è per il 22 Dicembre prossimo.