L'utilizzo di deepfake e AI è iniziato a diventare un trend ben consolidato negli ultimi anni, riportando su schermo attori e attrici ormai troppo anziani oppure scomparsi. Una tecnica utilizzata anche in in quel di Hollywood: basti pensare alla Lucasfilm con un giovane Luke Skywalker in The Mandalorian e una giovanissima Leia in Rogue One.
Sulla questione è intervenuto anche il noto attore premio Oscar Michael Douglas: "Penso proprio che dovrò registrare il mio nome e il mio aspetto digitale. Preferisco che tutti i diritti vadano alla mia famiglia e non nel metaverso. Inizi ad arrivare a un'età a cui pensi cosa lasciare in eredità. Ho visto quello che l'AI sta facendo con le immagini e con i testi. Penso sia soltanto questione di tempo prima che riescano a ricreare alla perfezione la voce e le movenze di una persona morta. Voglio avere il controllo sul mio aspetto digitale" ha dichiarato ai microfoni di The Guardian.
Anche Keanu Reeves era dello stesso avviso, definendo spaventoso il processo dei deepfake. "Ciò che è frustrante [dei deepfake] è che si perde la propria autonomia", ha detto Reeves. "Quando fai una performance in un film, sai che verrai montato, ma stai pur sempre partecipando al processo. Se ci addentriamo nella terra del deepfake, non c'è nessuno dei tuoi punti di vista. È spaventoso".