Memorie di un assassino, parla il killer che ha ispirato Bong Joon-Ho: "Strano che non mi abbiano preso prima"

Il serial killer Lee Chun-jae, fonte d'ispirazione per Memorie di un assassino di Bong Joon-ho, ha discusso per la prima volta pubblicamente i delitti di Hwaseong questa settimana.

Il vero killer che ha ispirato il bel Memorie di un assassino del regista Bong Joon-Ho ha commentato per la prima volta pubblicamente le sue gesta criminali ammettendo di essere sorpreso di non essere stato catturato prima.

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Memorie di un assassino: la scena iniziale del film

Lee Chun-jae ha parlato per la prima volta dei suoi crimini di fronte a una corte il 2 novembre a Suwon, Coreadel Sud (via CNN). o scorso anno il killer ha confessato di aver ucciso 14 donne, 10 delle quali sono state uccise durante i delitti di Hwaseong tra il 1986 e il 1991. Nove dei dieci casi sono rimasti irrisolti fino a che nuove prove sul DNA hanno identificato Lee come sospetto nel settembre 2019. Il 57enne si trova in carcere fin dal 1994 per scontare l'ergastolo in seguito alla condanna per stupro e omicidio della cognata.

"Non ho mai pensato che i miei crimini sarebbero rimasti irrisolti" ha dichiarato Lee nel corso del processo che vedeva coinvolto Yoon, incriminato di uno dei 10 omicidi e condannato a 30 anni di carcere. Yoon è stato rilasciato nel 2008 e in seguito ha citato la corte per ottenere la riabilitazione dopo l'errore giudiziario.

"Ancora non capisco come mai non sono mai stato tra i sospettati. i crimini avvenivano intorno a me e non ho mai cercato di nascondermi, perciò credevo che mi avrebbero preso facilmente. C'erano centinaia di agenti di polizia, mi sono imbattuto nei detective in più occasioni, ma mi hanno sempre interpellato per chiedermi di altre persone" ha aggiunto Lee, riferendosi ai delitti di Hwaseong.

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Memorie di un assassino: una scena del film

Lee Chun-jae ha perfino svelato di essere stato fermato dalla polizia in una occasione mentre aveva con sé il cadavere di una delle vittime, ma tutto ciò che gli agenti gli chiesero all'epoca era perché non avesse con sé un documento d'identità per poi lasciarlo andare:

"Ho sentito che molte persone sono state indagate e hanno sofferto ingiustamente. Vorrei scusarmi con tutti loro. Ho testimoniato e ho descritto tutti i crimini commessi nella speranza che le vittime e le loro famiglie trovino conforto dalla verità. Vivrò il resto della mia vita nel rimorso."

Qui trovate la recensione di Memorie di un assassino, detective story che segue le indagini di due poliziotti intenti a investigare sui delitti irrisolti di Hwaseong. IndieWire ha eletto il film quarto miglior crime movie del 21° secolo.