Giudizi critici pochi lusinghieri? Niente paura. Francis Ford Coppola ci ha pensato da solo a votare il suo ultimo film, Megalopolis, sul social Letterboxd dandosi il massimo dei voti, cinque stelle tonde tonde. E già che c'era ha dato lo stesso voto al film della nipote Gia Coppola, The Last Showgirl.
Non tutti i critici hanno apprezzato fino in fondo la visionaria pellicola autoprodotta da Coppola (che si indebitato per realizzare il film) incentrata sullo scontro tra il lungimirante e geniale architetto Cesar Catilina (Adam Driver), impegnato nella ricostruzione utopistica di New York City dopo una catastrofe, e il sindaco conservatore interpretato da Giancarlo Esposito. Il cast all star include Shia LaBeouf, Laurence Fishburne, Nathalie Emmanuel, Jon Voight e Aubrey Plaza.
Il giudizio di Rotten Tomatoes
Per farvi un'idea potete leggere la nostra recensione di Megalopolis, in uscita il 16 ottobre e in un'anteprima esclusiva in pre-apertura alla Festa del Cinema di Roma il 14 ottobre.
Coppola si è dunque autopremiato con un lusinghiero giudizio, ma i critici sono divisi. Su Rotten Toamtoes Megalopolis ha raggiunto uno scarno 52%. Su Letterboxd, una popolare piattaforma di monitoraggio e classificazione dei film, il film è incluso nell'elenco degli ultimi cinque titoli guardati da Coppola, che si è dato anche un cuore per dimostrare il suo auto-apprezzamento.
Il cineasta ha in gran parte autofinanziato il budget di 120 milioni di dollari di Megalopolis, e sembra soddisfatto del risultato ottenuto in termini artistici. Ciò che non è ancora chiaro è se il film avrà appeal commerciale. Da ciò che è stato rivelato finora nelle recensioni e nei trailer, la pellicola potrebbe rivelarsi troppo bizzarra per essere accolta con calore dal grande pubblico. A turbare gli animi si sono aggiunte le voci sulle controversie sul set che hanno coinvolto il casting, il licenziamento dell'intero team VFX del film, accuse di molestie dietro le quinte e di comportamento inappropriato nei confronti delle comparse e un trailer con citazioni dei critici inventate con l'intelligenza artificiale. Speriamo che tutto questo stimoli la curiosità del pubblico spingendolo a vedere il film al cinema.