Matthew Modine: "Ho rifiutato Ritorno al futuro e Top Gun, ma non mi pento"

La star di Full Metal Jacket, Matthew Modine, ha rifiutato ruoli in alcuni dei film più iconici degli ultimi 30 anni, in particolare Top Gun e Ritorno al futuro; ecco perché.

In una recente intervista, Matthew Modine ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a rifiutare ruoli nei cult degli anni '80 Top Gun e Ritorno al futuro, spiegando i motivi che lo hanno spinto a tale scelta.

Festival di Roma 2008: Matthew Modine
Festival di Roma 2008: Matthew Modine

Matthew Modine, star di di Full Metal Jacket, ha rifiutato davvero diverse "occasioni" d'oro rinunciando a recitare nel ruolo andato poi a Tom Cruise in Top Gun, ha anche detto di "no" alla parte di Charlie Sheen in Wall Street e ha persino rifiutato il ruolo di Marty McFly, interpretato invece da Michael J. Fox in Ritorno al futuro.

"Penso che Michael J. Fox sia stato brillante in Ritorno al futuro" - ha spiegato Modine - "non riesco a immaginare un altro attore in grado di fare un lavoro migliore di lui. Era perfetto. Non so come spiegarlo, ma non riesco proprio a immaginare qualcuno diverso da Michael J. Fox in quel ruolo."

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Per quanto riguarda Top Gun, Modine ha spiegato le sue buone ragioni per non aver accettato la parte. Top Gun è uscito nel 1986, mentre Modine era ancora impegnato a lavorare in Full Metal Jacket, diretto da Stanley Kubrick, che è uscito nel 1987 e segue il racconto di un marine americano che osserva come la guerra del Vietnam abbia avuto un profondo effetto sulla vita dei soldati.

Matthew Modine in una scena di Full Metal Jacket
Matthew Modine in una scena di Full Metal Jacket

"Ho scelto Full Metal Jacket perché mi piaceva di più raccontare la storia del comportamento umano e di ciò che la guerra fa agli individui e alla nostra giovinezza" - ha spiegato Modine - "In Full Metal Jacket vediamo come le cicatrici che le persone ricevono dalla guerra, non siano sempre fisiche. Ho pensato che fosse una storia molto più importante per me da raccontare rispetto alla storia di Top Gun, in cui si punta il dito contro i russi sostenendo che sono soltanto loro i cattivi. In quegli anni c'erano molti film che puntavano il dito contro la Russia e dicevano che erano i cattivi. Pensavo che fosse troppo semplicistico."

Quando è arrivato il momento di Wall Street, Modine ha detto che probabilmente avrebbe preso il film se avesse visto prima la sceneggiatura: "Volevo solo leggere la sceneggiatura prima. Il regista Oliver Stone è un mio amico. È un uomo incredibile, ma voleva che dicessi di sì al progetto senza che avesse ancora finito la sceneggiatura. Non volevo dire di sì a qualcosa se non sapevo di cosa si trattasse. "

Modine ha anche, inizialmente, detto di no al ruolo del Dr. Martin Brenner in Stranger Things di Netflix. In effetti, ha rifiutato la parte tre volte, prima di accettarla.

"Anche i fratelli Duffer non avevano sceneggiature che potessi leggere" - ha detto Modine - "tutto quello che avevano era un episodio pilota. Quando chiedi a qualcuno di dire di sì a qualcosa, devi chiederti: "A cosa sto dicendo di sì?" L'industria cinematografica e l'industria televisiva sono famose per le persone che non sono oneste su ciò che stanno realmente facendo."