Matrix Resurrections, Jonathan Groff: "L'Agente Smith ha sbloccato la rabbia gay che avevo dentro"

L'attore di Mindhunter ha parlato dell'esperienza di interpretare l'iconico Agente Smith nell'ultimo capitolo di Matrix

Jonathan Groff è Smith in Matrix Resurrections

In una nuova intervista concessa al New Yorker, Jonathan Groff ha riguardato ai ruoli della prima parte della sua carriera, tra cui quello dell'Agente Smith in Matrix Resurrections.

Groff è subentrato nel ruolo nell'ultimo capitolo del franchise della Warner dopo che Hugo Weaving lo aveva interpretato nella trilogia originale diretta dalle sorelle Wachowski.

"Interpretare l'agente Smith ha davvero sbloccato una rabbia dentro di me che non sapevo ci fosse", ha confessato Groff. "Questo mi ha aiutato molto con 'Merrily We Roll Along', soprattutto nel primo atto. Imparare il kung fu ha richiesto mesi di allenamento. Mi chiamavano il Selvaggio, perché ero molto preso. Stavamo girando una grande sequenza di combattimento con Keanu e, dopo le prime riprese, ricordo Lana [Wachowski] al monitor che diceva: 'Jonathan, vieni qui. Chi è quello?'. E io: 'Non lo so'. E lei: 'E cos'è?'. Io ho risposto: 'Rabbia gay?'".

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Matrix Resurrections: Jonathan Groff in un primo piano

Lo sfogo che ha avuto nell'esplorare quella rabbia ha causato una reazione fisica che all'inizio non capiva bene, ma che il co-protagonista Keanu Reeves lo ha aiutato a comprendere.

Matrix Resurrections: Jonathan Groff si è preparato guardando su YouTube i video di Hugo Weaving

"Non avevo mai sparato prima. Ho sparato a Keanu e pensavo di essermela fatta addosso, perché avevo questa sensazione di calore", ha raccontato. "Avete presente quando vi fate la pipì addosso ed è calda? È durata circa dieci minuti e poi è passata. Mi sono seduto accanto a Keanu e gli ho detto: 'Keanu, ho appena avuto un forte calore all'inguine per circa dieci minuti'. E lui mi ha detto: 'Hai aperto il tuo chakra più intimo'".

L'interpretazione dell'agente Smith non è stata l'unica volta in cui una parte si è rivelata strana per Groff. Mentre girava la serie HBO sessualmente esplicita Looking, stava anche registrando le voci per il film per bambini Frozen. "È buffo: ricordo di aver registrato una parte di 'Frozen' a San Francisco", ha raccontato Groff. "Insegnavo a Raúl [Castillo] come leccarmi il buco del culo mentre mi masturbava - non gli insegnavo, ma condividevo i dettagli dell'intimità gay - e poi andavo in studio di registrazione il sabato e facevo Kristoff e Sven in un film Disney".