Negli anni '90 Marvel Entertainment si trovò ad affrontare una situazione economica alquanto instabile, reduce dalla bancarotta, a tal punto da dover vendere i diritti di alcuni dei supereroi più celebri di sempre come Spider-Man, gli X-Men e i Fantastici 4. La Sony non si fece sfuggire un'occasione così ghiotta e acquistò i diritti di Spider-Man per 10 milioni di dollari, ma avrebbe potuto benissimo acquistare anche l'intero MCU (che all'epoca non era ancora formato).
"La Marvel era appena uscita dalla bancarotta. Non avevano liquidità e sapevano che avevamo una piccola parte dei diritti. Sapevano anche, ovviamente, che eravamo molto interessati a fare film Marvel, così sono venuti da me e abbiamo negoziato un accordo per 25 film Marvel per 25 milioni di dollari. Ogni singolo personaggio che controllavano era sul tavolo come parte di quell'accordo" ha rivelato Yair Landau, ex junior business executive di Sony, in un'intervista ai microfoni del podcast del Wall Street Journal.
Questo significa che pagando 15 milioni di dollari in più, la Sony avrebbe potuto prendere anche i diritti degli Avengers, cambiando il corso della storia. "Il team collettivo [della Sony] ha deciso che non gli interessavano le altre proprietà Marvel, che non volevano investire in loro. Mi hanno detto: 'A nessuno frega niente di nessuno tranne che di Spider-Man'. Ho pensato che fossero degli idioti, ecco cosa ho pensato. I miei ordini di marcia erano di tornare indietro e prendere Spider-Man".
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Spider-Man 4, continua la collaborazione Sony/Marvel
Nel frattempo la collaborazione Sony/Marvel continuerà con Spider-Man 4 che rivedrà Tom Holland nei panni dell'amichevole ragno di quartiere. "Eravamo io, Amy (Pascal), [il presidente dei Marvel Studios] Kevin Feige, [la produttrice esecutiva] Rachel [O'Connor], e altri dirigenti della Marvel si sono aggiunti", ha raccontato Holland. "È un processo collaborativo. Le prime riunioni erano incentrate su "Perché dovremmo farne un altro?". E credo che abbiamo trovato il motivo. Sono molto, molto soddisfatto del punto in cui ci troviamo in termini di sviluppo creativo".
"Ma sono anche un po' apprensivo", ha aggiunto. "C'è un po' di stigma riguardo al quarto film in tutti i franchise. Sento che abbiamo fatto centro con la prima trilogia e c'è una parte di me che vuole andarsene a testa alta e passare il testimone al prossimo fortunato che potrà dare vita a questo personaggio".