Il leggendario critico cinematografico Peter Travers ha intervistato Martin Scorsese innumerevoli volte nel corso degli anni e la loro amicizia ha portato anche a molte conversazioni personali, come anche l'ultima.
In una delle loro più recenti chiacchierate, infatti, Scorsese ha rivelato qualcosa di sorprendente: non guarda più i film al cinema. Quando Travers gli ha chiesto il perché, la risposta è stata rapida e appassionata.
"Ho chiesto al maestro perché non vede più i film al cinema e lui si è scatenato contro il pubblico che blatera al telefono durante il film, si allontana per ordinare snack e bibite e mantiene un livello di rumore tale da non far sentire gli attori. 'Dai, Marty', gli ho detto, 'da bambini non riuscivamo a tenere la bocca chiusa'. I suoi occhi sono diventati neri. 'Sì, forse', ha ammesso, 'ma quando parlavamo era sempre del film e del divertimento che provavamo a sviscerare i dettagli'".
In che modo Scorsese guarda le ultime novità cinematografiche

Oggi Scorsese non ha bisogno di affidarsi ai multisala. Nella sua casa ha una sala di proiezione personale, piena di poster d'epoca, cimeli cinematografici e un grande schermo che proietta classici in bianco e nero. La sua casa di New York dispone anche di uno studio al quinto piano, dotato di un'altra sala di proiezione e di un'ampia cineteca. Dal 2007 la definisce una parte vitale della sua vita, che lo aiuta a curare e rivisitare i film nella migliore qualità possibile.

Ed è così che avrà visto gli ultimi film usciti al cinema e in realtà, chi può biasimarlo? Molte persone oggi trovano il cinema meno attraente a causa delle distrazioni che rompono l'illusione: l'uso costante del telefono, il chiacchiericcio sconsiderato e una generale mancanza di rispetto per l'esperienza condivisa.
Al giorno d'oggi, andare al cinema può sembrare una roulette russa: non si sa mai che tipo di pubblico si incontrerà o chi finirà per sedersi accanto a noi. Non si può negare che il galateo del cinema abbia subito una flessione. Il successo dello streaming e l'accesso costante agli smartphone hanno ridotto notevolmente i tempi di attenzione del pubblico.