La tragica esistenza di Marilyn Monroe arriverà sul grande schermo nel film Netflix Blonde, diretto da Andrew Dominik. Commentando il progetto, l'autrice del libro a cui il film si ispira, Joyce Carol Oates, ha rivelato che all'epoca della sua morte, Marilyn non possedeva abbastanza soldi per un funerale adeguato.
Joyce Carol Oates, 84 anni, ha commentato l'imminente uscita di Blonde durante un'ospitata al Neuchâtel International Fantastic Film Festival in Svizzera la scorsa settimana, parlando della carriera dell'iconica star del cinema e di come Marilyn Monroe sia morta senza un soldo nonostante fosse uno dei volti più riconoscibili di tutti i tempi.
"Ha guadagnato una fama incredibile nel mondo, ma non è un'identità con cui puoi vivere", ha detto Oates come riporta Variety.
Il bestseller della Oates, pubblicato nel 2000, offre uno sguardo sulla vita e la carriera di Marilyn - nata Norma Jeane Mortenson, poi divenuta Norma Jeane Baker - mostrando come ha perso il controllo della sua identità per diventare la bomba bionda che i fan hanno imparato ad amare. Il libro si sofferma, inoltre, sulla tragica fine della diva.
"Ha fatto molti soldi per molti uomini, ma non molto per se stessa. Quando è morta, a 36 anni, non possedeva abbastanza soldi per un funerale adeguato", ha spiegato la scrittrice.
"Mentre Marilyn invecchiava, le venivano ancora assegnati questi ruoli che avrebbe interpretato una giovane stellina e si sentiva umiliata. Non puoi continuare a interpretare questa bionda stupida quando ti avvicini ai 40 anni. Alcuni dicono che si sia suicidata. Non lo penso necessariamente. Penso che potrebbe essere morta per qualcosa di simile all'estrema disperazione".
Blonde, il regista del film su Marilyn Monroe con Ana de Armas sorpreso dal divieto ai minori
A interpretare Marilyn in Blonde sarà l'attrice cubana Ana de Armas, la cui performance è già stata promossa dalla scrittrice così come quella del regista:
"Andrew Dominik è un regista molto brillante. Penso che sia riuscito a mostrare l'esperienza di Norma Jeane Baker dalla sua prospettiva, piuttosto che vederla dall'esterno, lo sguardo maschile che guarda una donna. Si è immerso nella sua prospettiva", ha spiegato Oates.