L'uomo in fuga, il romanzo scritto da Stephen King, diventerà un film e il regista del progetto sarà Edgar Wright.
Il filmmaker collaborerà con Paramount Pictures per portare sul grande schermo la storia che l'autore aveva pubblicato con lo pseudonimo Richard Bachman.
Edgar Wright firmerà la sceneggiatura in collaborazione con Michael Bacall e il nuovo adattamento del libro The Running Man sarà fedele alla storia raccontata tra le pagine da Stephen King, a differenza del lungometraggio con star Arnold Schwarzenegger arrivato nelle sale nel 1987.

L'uomo in fuga raccontava una storia ambientata nell'anno 2025. Nel futuro la società vive divisa fra povertà e ricchezza, analfabetismo, disoccupazione, inquinamento atmosferico ormai irreparabile, malattie croniche e degrado. Le menti dei cittadini sono dominate da quella che viene chiamata tri-vu - televisione tridimensionale - che ogni famiglia deve tenere in casa e che per quasi tutte e 24 le ore del giorno trasmette giochi e show. Ben Richards, 28 anni, vive con la moglie Sheila e la figlia Cathy in un sobborgo della città di Harding, chiamato Co-Op City. Dopo essere rimasto disoccupato, obbligando la moglie a prostituirsi per poter mantenere i costi della vita e la piccola Cathy, gravemente malata, Ben decide di candidarsi come potenziale concorrente e viene selezionato per partecipare a Uomo in fuga, il più sadico e seguito gioco della Rete, dove il protagonista, inseguito da mercenari chiamati Cacciatori e da qualsiasi persona lo riconosca, guadagna 100 nuovi dollari americani per ogni ora cui rimane in vita, 500 per ogni pubblico ufficiale ucciso e, se alla fine dei 30 giorni di durata del gioco è ancora vivo, la cifra astronomica di 1 miliardo di dollari.
Simon Kinberg, produttore in collaborazione con Audrey Chon e Nira Park, ha proposto l'idea di riportare il romanzo sugli schermi ad Emma Watts e ha poi coinvolto il regista. Paramount considera il progetto una priorità e le riprese potrebbero iniziare nei prossimi mesi.