L'ufficiale e la spia non verrà promosso in Francia dopo le nuove accuse rivolte a Roman Polanski: le dichiarazioni dell'attrice Valentine Monnier, che sostiene di essere stata violentata dal regista, hanno infatti gettato un'ombra sul debutto del film nelle sale francesi.
La première del lungometraggio, nonostante le nuove accuse, si è svolta come prevista nella serata di ieri a Parigi, nella suggestiva cornice degli Champs Elysées, alla presenza di Roman Polanski e degli attori Jean Dujardin, Louis Garrel ed Emmanuelle Seigner. Una proiezione che si è svolta in un'altra area di Parigi, invece, ha dovuto fare i conti con le proteste delle attiviste di Femen.
Gaumont, che si occupa della distribuzione nei cinema francesi, ha confermato che il film arriverà oggi in oltre 545 sale nonostante le accuse di violenza sessuale rivolte al regista, tuttavia alcune attività promozionali sono state cancellate.
Jean Dujardin ha rinunciato nelle ultime ore a un'apparizione televisiva che era in programma domenica e anche un'intervista rilasciata da Louis Garrell al network radiofonico France Inter non è stata mandata in onda, mentre Emmanuelle Seigner (moglie del regista e tra i protagonisti del film) ha deciso di non partecipare alla trasmissione radiofonica Boomerang.
Altre interviste rilasciate dal cast sono state cancellate dai palinsesti radiofonici e televisivi dopo che Monnier ha sostenuto pubblicamente di essere stata violentata in uno chalet a Gstaad, in Svizzera, nel 1975 quando aveva solo diciotto anni. Il quotidiano Le Parisien, che ha pubblicato la storia, sostiene di aver parlato con numerose persone a cui la donna aveva parlato poco dopo la violenza subita.
Roman Polanski respinge tutte le accuse e il suo avvocato, Hervé Témime, ha dichiarato che il filmmaker ha intenzione di fare causa al quotidiano francese che ha pubblicato la storia.