Loki, Tom Hiddleston sui cambiamenti e la sessualità del "primo personaggio Marvel queer"

L'interprete di Loki Tom Hiddleston parla delle trasformazioni del suo personaggio, di mitologia, e di ciò che deve essere sullo schermo al giorno d'oggi.

La seconda stagione di Loki è in fase di sviluppo, e presto rivedremo Tom Hiddleston indossare i panni del Dio dell'Inganno in televisione. Intanto però l'attore parla del suo personaggio e di tutte le sue trasformazioni con Lily James, raccontando ciò che per lui dovrebbe portare sullo schermo un mondo come quello del MCU.

"Loki ha subito così tanti cambiamenti nel corso degli anni. Ottenni il ruolo quando avevo 29 anni, ora ne ho 41" osserva l'attore durante il segmento Actors on Actors di Variety.

"I primi tempi, con le parrucche e il costume, cercavo sempre di far andare oltre la maschera. Lasciare che si intravedesse sincerità [dietro la sua facciata]. E fintanto che siamo arrivati alla serie tv, Loki è stato privato di ogni cosa definibile familiare. Nella serie viene subito messo in una tuta, e il suo status è sparito" spiega, aggiungendo che "Tutti conoscono questo personaggio, adesso. Dunque esploriamolo ancora più a fondo, troviamo nuovi lati di lui sintomo di crescita e cambiamento"

E incalza poi James: "Leggevo, ed è così entusiasmante, che Loki è il primo personaggio Marvel queer".

"Nel Marvel Cinematic Universe" coglie subito la palla al balzo Hiddleston "Ma già quando feci ricerche sul personaggio [appena ottenuto il ruolo] nei miti, l'identità di Loki è sempre stata fluida da ogni punto di vista. Nel genere, nella sessualità... È praticamente da sempre parte del personaggio, e finora non era ancora emersa nelle storie che abbiamo raccontato. È un piccolo passo, e c'è ancora molto da fare in questo senso. Ma il Marvel Cinematic Universe deve riflettere il mondo in cui viviamo. E personaggi così straordinari, in un certo senso, devono contenere tanto".