La giornata locarnese di oggi è caratterizzata dagli incontri del pubblico con la grande Agnès Varda e con il Premio Raimondo Rezzonico di quest'anno, Shi Nansun , storica produttrice di Hong Kong nonché moglie del maestro del cinema di arti marziali Tsui Hark.
Il regista Jean-Jacques Zilbermann introdurrà stasera in Piazza Grande To Life, dramma interpretato da un supercast in gran parte femminile che comprende Julie Depardieu, Hippolyte Girardot e la straordinaria interprete quebecchese Suzanne Clément, già nel cast di J'ai tué ma mère, Laurence Anyways e Mommy di Xavier Dolan. Il film è incentrato su un'amicizia tra tre donne, Helene, Lili e Rose, conosciutesi a Auschwitz. Dopo aver condiviso la prigionia, aiutandosi a vicenda per sopravvivere, alla fine della Seconda Guerra Mondiale le tre donne si separano e si ritroveranno quindici anni dopo dando vita a un rituale da ripetere ogni anno: una settimana da trascorrere insieme a Berck-sur-mer, nel nord della Francia, condividendo gioie, ansie e paure.
Tra gli attesi più eventi della retrospettiva Titanus questo pomeriggio Dario Argento introdurrà il suo film d'esordio: l'acclamato L'uccello dalle piume di cristallo.
Il concorso internazione ci riserva, invece, un viaggio tra la Svizzera e lo Croazia. La regista Andrea Staka, vincitrice del Pardo d'oro nel 2006 con il suo lungometraggio d'esordio, Das Fräulein, torna in concorso con Cure: The Life of Another. Protagonista della pellicola è la quattordicenne Linda, trasferitasi col padre dalla Svizzera alla Croazia. La sua nuova migliore amica Eta, conosciuta a scuola, un giorno la conduce con sé in un luogo proibito, una foresta sulle alture della città. Dopo una baruffa, Linda torna a casa da sola. Eta è scomparsa e Linda pian piano ne prende il posto conquistando tutti coloro che conoscevano e amavano la ragazzina scomparsa che, però, riappare come presenza fantasmatica.
Con Dos Disparos, dell'argentino Martín Rejtman, ci spostiamo in Argentina con un'altra aggiacciante storia di adolescenza. Il protagonista, stavolta, è un maschio, un sedicenne di nome Mariano che, in un giorno come tanti, trova nella casetta degli attrezzi di casa una pistola carica e si spara due volte. Pur essendo ferito, sopravvive senza troppe conseguenze. Gli unici postumi dopo la ferita alla testa sono dei misteriosi suoni che percepisce quando suona con gli amici. Il suo atto improvviso, però, non avrà conseguenze solo per lui, ma anche per tutti coloro che lo circondano.