L'ispettore Coliandro 9, Carlo Lucarelli: "Se la Rai mette tutti d'accordo, ho già sei sceneggiature pronte"

L'autore di Coliandro, ospite del FIPILI Horror Festival 2025, ha riacceso le speranze nei fan rivelando di aver già pronte le sceneggiature dei nuovi episodi.

Giampaolo Morelli nei panni di Coliandro

Carlo Lucarelli è pronto per L'ispettore Coliandro 9 e ha voglia di rivedere in azione il ruvido poliziotto di Giampaolo Morelli quanto la solida fanbase della serie tv diretta dai Manetti Bros.

"Io e Giampiero Rigosi siamo pronti, abbiamo già scritto sei sceneggiature" ha rivelato lo scrittore, ospite della nuova edizione del FIPILI Horror Festival che ha preso il via ieri. "Il problema è che si devono mettere d'accordo Giampaolo Morelli, che è impegnato in altri mille progetti, e i Manetti, che sono ancor più impegnati. La RAI dovrebbe riuscire a metterli insieme. Al momento in cui si trova l'incastro, il giorno dopo noi cominciamo a girare".

Lucarelli è consapevole che la sua creatura, apparsa per la prima volta nel racconto del 1991 Nikita, per fare ritorno nei romanzi Falange armata (1993) e Il giorno del lupo (1994), ha ormai assunto vita propria grazie alla scanzonata interpretazione di Giampaolo Morelli, conquistando un seguito di telespettatori sempre più ampio, che ripete i tormentoni di Coliandro in attesa di rivedere l'ispettore in forza al Commissariato di Bologna in azione sulla RAI.

Giampaolo Morelli in una scena della seconda stagione de L'ispettore Coliandro
Giampaolo Morelli nei panni di Coliandro

Niente autobiografia: Carlo Lucarelli prende le distanze dai suoi personaggi

Approdato per la prima volta in TV nell'estate del 2006, L'Ispettore Coliandro ha conquistato subito il cuore di un pubblico che negli anni è diventato sempre più numeroso. Così, da scommessa, "il braccio maldestro della legge", partito da 4 episodi, ha dato vita a 8 stagioni, tutte dirette dai Manetti Bros. (affiancati da Milena Cocozza nel 2021).

Ruvido, sboccato, vagamente razzista, ma in fondo in fondo con un cuore d'oro, Coliandro non somiglia al suo autore. "Non metto mai niente di mio nei romanzi" ci tiene a specificare Carlo Lucarelli. "I personaggi che ritornano, come De Luca, Coliandro, non sono me, non c'è niente di mio. Racconto le loro storie perché mi incuriosiscono, ma non sono io. Alcuni non mi piacciono proprio, ma trovo interessante parlare di ciò che fanno".

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E mentre cresce l'attesa per sapere se e quando rivedremo Coliandro in azione in tv, Lucarelli ha fatto brevemente ritorno sul piccolo schermo per comparire nel GialappaShow a vent'anni di distanza da quando Fabio De Luigi indovinò una sua esilarante parodia divenuta un vero e proprio tormentone.

"Sono tanti anni che il mio personaggio non c'è più, ma continuo a fare selfie in cui mi chiedono 'Possiamo fare Paura eh'" ammette divertito. L'imitazione di De Luigi non mi ha perseguitato, mi fa piacere e mi diverte, però da allora non posso più usare la parola 'paura' altrimenti scoppiano tutti a ridere. Non guardo molto la tv, ma fare ritorno dalla Gialappa è stato piacevole, ho ritrovato lo stesso spirito di allora e mi sono divertito da matti".