Leonardo DiCaprio e Scarlett Johansson tra le star contro il gasdotto canadese: "Stop finanziamenti"

Da Leonardo DiCaprio a Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix: Hollywood sostiene la petizione contro il gasdotto canadese che minaccia i popoli indigeni.

Le celebrità di Hollywood, tra cui Leonardo DiCaprio e Scarlett Johansson, hanno firmato una petizione per sollecitare la Royal Bank of Canada a interrompere i finanziamenti del Coastal GasLink, un gasdotto canadese destinato ad attraversare e invadere il territorio Wet'suwet'en nella Columbia Britannica nordoccidentale senza il consenso dei capi ereditari locali.

Nelle ultime ore, la petizione organizzata da Indigenous Climate Action contro il progetto Coastal GasLink, voluto dalla TC Energy Corporation, ha potuto contare anche sulle firme di Mark Ruffalo, Leonardo DiCaprio, Taika Waititi, Scarlett Johansson, Jane Fonda e Robert Downey Jr., insieme a molti altri attori, artisti, atleti e musicisti che si oppongono al multimiliardario progetto del gasdotto canadese. Tra gli altri firmatari segnaliamo anche la regista Ava DuVernay e gli attori Josh Gad, Mariska Hargitay, Rooney Mara, Julianne Moore, Joaquin Phoenix, Amy Schumer, Ben Stiller e Marisa Tomei. Ricordiamo che, in Canada, l'opposizione al progetto Coastal GasLink ha portato a manifestazioni e blocchi ferroviari in tutto il paese.

TC Energy, che sta portando avanti il progetto, ha precedentemente affermato di aver cercato colloqui con i capi ereditari del territorio Wet'suwet'en, contrari ad un gasdotto che attraversasse il loro territorio: "Sin dall'inizio del progetto, Coastal GasLink ha cercato di impegnarsi e consultarsi con loro tramite l'Ufficio dei Wet'suwet'en e la leadership eletta. Vogliamo ascoltare e cercare modi significativi per affrontare interessi e preoccupazioni, incluso garantire che l'oleodotto sia costruito sotto il fiume Morice utilizzando la tecnologia più sicura disponibile".

La lettera aperta alla City National Bank e alla Royal Bank of Canada riporta quanto segue: "Noi sottoscritti chiediamo alla società madre della City National Bank, Royal Bank of Canada, il ritiro immediato del supporto al progetto del gasdotto Coastal GasLink. È fondamentale che CNB e RBC non solo rispettino i diritti dei popoli indigeni, ma aderiscano a politiche e pratiche che garantiscano il FPIC (ovvero il "consenso libero, preventivo e informato ha lo scopo di stabilire la partecipazione e la consultazione dal basso di una popolazione indigena prima dell'inizio dello sviluppo sulla terra ancestrale o dell'utilizzo delle risorse nel territorio di una popolazione indigena"), come definito nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei Popoli indigeni (UNDRIP) ai sensi dell'articolo 32. La società madre della City National Bank, la Royal Bank of Canada, sta finanziando la crisi climatica e violando i diritti delle popolazioni indigene".

Nel testo della petizione, si legge infine: "Sebbene RBC affermi di essere un leader nel settore bancario attento al clima, da quando ha acquisito la CNB nel 2015, ha speso più di 160 miliardi di dollari per diventare uno dei finanziatori più grandi e aggressivi al mondo di sabbie bituminose, di estrazione di combustibili fossili e trasporti. RBC è ora il quinto più grande finanziatore di combustibili fossili nel mondo. Sebbene affermi pubblicamente di 'rispettare il diritto dei popoli indigeni all'autodeterminazione', RBC ha pesantemente investito nel gasdotto Coastal GasLink che ora sta attraversando il territorio incontaminato e le acque dei popoli Wet'suwet'en, senza il consenso dei capi ereditari".